"Una norma ingiustamente vessatoria
per tutti i professionisti italiani, che va modificata". È il
commento del presidente dell'associazione "Professionisti
Insieme" Elbano de Nuccio, in merito alla norma prevista dalla
Legge di Bilancio 2026, confermata in Commissione Bilancio del
Senato e bollinata dalla Ragioneria generale dello Stato, che
subordina il pagamento dei compensi ai liberi professionisti da
parte delle pubbliche amministrazioni alla verifica della loro
regolarità fiscale e contributiva.
"I professionisti, non essendo prevista alcuna soglia - incalza
- si troveranno a vedere bloccati i propri pagamenti anche per
violazioni connesse ad importi irrisori, a fronte di prestazioni
lavorative e impegno professionale spesi in favore della Pa, che
se ne è comunque avvantaggiata per il perseguimento degli
interessi pubblici a cui è preposta. Senza contare che
l'introduzione di un sistema di verifica preventiva che obbliga
la pubblica amministrazione committente a controllare la
regolarità della posizione dei professionisti, tenuti a loro
volta a chiedere agli enti preposti una certificazione della
regolarità della posizione previdenziale (equivalente al Durc)
alla Cassa di appartenenza e un attestato di conformità fiscale
all'Agenzia delle Entrate, si trasformerà in un ulteriore
aggravio burocratico per le amministrazioni deputate ai
controlli che dovranno assicurare l'espletamento della
verifica".
Ecco perché, chiude, "Professionisti insieme" chiede
l'abolizione di questa previsione normativa.
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1 giorno fa
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