Per applicare al meglio i principali concetti pokeristici serve una certa "armonia" nel fare i conti. Stack personale, chips avversarie, puntate e piatto devono avere un comune denominatore a livello di misurazione. Altrimenti si rischia di commettere errori piuttosto grossolani. Vediamo nel dettaglio di cosa parliamo
Ogni giocatore, prima di pensare di progredire quanto a strategia e concetti da applicare, deve aver ben chiaro un principio di gioco. Non possiamo sparare numeri a caso e ragionare su quelli. Detto in poche parole: tutto, dall'entità del piatto alle puntate va pensato in percentuale
POLLICI, CENTIMETRI E...STATI
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Avere unità di misura differenti è spesso problematico: pensate a quando vi siete trovati di fronte a calcolare libbre, oncia, piedi, pollici e via dicendo. Volendo allargare questa "diversità", gli americani, in molti film, usano come termine di paragone gli Stati! Largo come la Florida, lungo come il Texas. Noi poveri europei capiamo davvero poco. Pensando in termini pokeristici, nel nostro giochino non ci sono tutte queste distinzioni, lo sappiamo bene. Però il problema riguarda i numeri nudi e crudi. Abbiamo già spiegato che si deve ragionare in big blinds. Non va bene dire: "Ho puntato 30.000" perché analizzando il valore assoluto non riusciamo a dare un giudizio. Quanto era il piatto? A che livello di bui eravate? Quanti sono 30.000 rispetto al tuo/nostro stack? Capite bene che i calcoli per arrivare a un linguaggio più semplice e comprensibile sono molti. Soprattutto quando poi bisogna affrontare principi di gioco (equity, pot odds etc)
PIATTO E PUNTATE ESPRIMIAMOLE IN BUI O PERCENTUALE
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Riduciamo tutto a grandi bui e percentuali e vediamo se è più comodo: dire "ho rilanciato 2x" significa aver rilanciato del doppio del grande buio. Ci interessa a che livello di blinds siamo arrivati? No. Il rapporto non cambia. "Il mio avversario gioca 100x" significa che il suo stack è pari a 100 big blind. Grazie a questo linguaggio sappiamo che non è corto, che ha margini per bluffare su tutte le strade e via dicendo. Passiamo a come esprimere la propria puntata: dire "il piatto è da 10 blinds e ne ho puntati 2" andrebbe anche bene ma per capire ad esempio se abbiamo fold equity, meglio andare direttamente alla percentuale o alle frazioni perché oramai sono quasi standardizzate. "Ho puntato un terzo del piatto" equivale a dire che la bet effettuata era pari al 33% dell'importo del pot. Un terzo e due terzi di piatto sono molto comuni tra flop e turn. Ovvio che esistono anche 50% del piatto così come 1/4 e 3/4. Spesso i campanelli d'allarme arrivano su frazioni "strambe" come il 10% o addirittura il 200% del valore del pot. Tradurre una puntata in percentuale o frazione del piatto è fondamentale. Ripetiamo: fondamentale. Non saperlo fare significa commettere errori matematici piuttosto gravi. In più non avrete magari capito bene il perché di quella mano persa, nonostante la puntata di "100.000 chips"