Le banche italiane sono "pronte a
uscire dalla fase emergenziale" delle garanzie pubbliche nate
con il Covid a patto che "si apra un tavolo con tutti gli attori
coinvolti: il governo, le banche, le istituzioni controllate
dallo stato che le erogano e le aziende". E' quanto annuncia il
presidente dell'Abi Antonio Patuelli rispondendo a chi gli
chiede delle numerose dichiarazioni del ministro dell'economia
Giorgetti nel ricordare i vantaggi per il comparto. Patuelli ha
sottolineato come "noi non è che viviamo di garanzie. La
garanzia deve essere accessoria, è un di più, non è per noi una
bazza" e serve innanzitutto alle imprese . Il banchiere ha
quindi ricordato come il decreto Covid venne emanato dall'allora
governo Conte nel 2020 "senza alcun confronto con l'Abi".
Secondo l'associazione, che ha citato i dati Mcc, dopo il picco
dei finanziamenti garantiti nel 2022 a 226 miliardi di euro, al
30 settembre l'ammontare è sceso a 119 miliardi e quello dei
finanziamenti Covid (2020-2021) ancora in essere è pari a 52
miliardi con una durata media residua di due anni e mezzo.
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