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Problemi alla schiena per il serbo che cede il secondo set al britannico prima di dominarlo. Sulla sua strada ora il tedesco Struff. Avanti Fritz e Sabalenka
Dal nostro inviato Riccardo Crivelli
30 agosto - 07:25 - NEW YORK
Novak Djokovic è agli ottavi di finale degli Us Open per la 16ª volta, la 69ª complessiva in uno Slam, eguagliando il record di Roger Federer. Il quattro volte campione di New York, dopo due vittorie poco esaltanti che hanno attirato l'attenzione più per la sua condizione atletica che per la qualità del gioco, ha sconfitto per la settima volta su sette il britannico Cameron Norrie, n.35 del mondo (ma già 8 a fine 2022) con il punteggio di 6-4 6-7 (4) 6-2 6-3 in 2h50', nonostante ancora una volta abbia dovuto fare i conti con le magagne del suo fisico.
la paura
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La settima testa di serie ha giocato un primo set strepitoso, in cui ha perso solo due punti al servizio e ha messo a segno 17 vincenti, ma ha fatto tremare i suoi tifosi e il pubblico dell'Arthur Ashe nell'ottavo game, quando dopo una volée di dritto in controtempo (lui andava verso destra e ha respinto di riflesso una palla che si trovava sopra e dietro la sua testa) ha cominciato a toccarsi la schiena, evidentemente vittima di un'elongazione a causa della torsione innaturale. Dopo aver servito per andare sul 5-4, Nole ha chiesto l'intervento del fisioterapista e ha ricevuto le cure necessarie negli spogliatoi con una sospensione del match di circa dieci minuti. Al rientro in campo ha subito ottenuto il break che gli ha dato il primo set, e poi si è fatto trattare anche al primo cambio di campo del secondo set, ma da quel momento in poi è sembrato pressoché libero da fastidi per il resto dell'incontro.
l'apoteosi
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La partita vive molto sui servizi, ma nel settimo game Djokovic non sfrutta tre palle break consecutive dallo 0-40 che potrebbero permettergli di mettere le mani anche sul secondo set, e le rimpiangerà. Perché il gioco di Norrie cresce con il passare dei game fino all’epilogo al tie-break: Novak parte forte andandosi a prendere subito il mini break, ma il britannico gira l’inerzia e passa a condurre per 5-3 giocando sempre in spinta, mentre il Djoker regala il set addirittura con un doppio fallo. In avvio di terzo set l'inglese trova subito il break rimontando da una situazione di 40-15 grazie ai suoi dritti taglienti. Novak però trova il controbreak immediato con un grande game in risposta e con l’aiuto di un doppio fallo inglese, dopodiché entra in modalità marziano limitando al minimo gli errori e sfruttando anche un pessimo rendimento al servizio di Norrie. Il parziale finisce 6-2, e il break immediato del due a zero nel quarto set è la pietra tombale sulle ambizioni di Norrie, anche perché Djokovic tiene un rendimento al servizio inavvicinabile per il rivale: alla fine l'ex n.1 realizzerà 51 vincenti, di cui 18 ace, il suo record personale a Flushing Meadows. E infatti le sue parole confermeranno la soddisfazione: "Una delle mie prestazioni recenti più incisive al servizio, sono riuscito ad ottenere il massimo da questo colpo". Negli ottavi lo attende il tedesco Struff, con il quale è avanti 7-0 nei precedenti.
le altre partite
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Nella notte italiana nel tabellone maschile avanza anche Fritz, testa di serie n.4, che però deve lasciare il primo set alla sorpresa svizzera Kym, mentre nel femminile Townsend, 139 Wta, sorprende la russa Andreeva (5), una delle possibili favorite, Krejcikova rimonta Navarro e la numero uno Sabalenka, campionessa in carica, regola la canadese Fernandez, che proprio a New York si rivelò nel 2021 raggiungendo la finale persa con Raducanu. Curioso siparietto durante il match: a un cambio campo uno spettatore ha chiesto alla fidanzata di sposarlo con tanto di consegna dell'anello.
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