Osimhen, Vlahovic, Calhanoglu, Ndoye: i nodi del mercato che bloccano le big

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Così le cessioni e i "mal di pancia" dei campioni impediscono a Inter, Juventus, Napoli e Bologna di far decollare le trattive

Pierfrancesco Archetti

Giornalista

14 luglio - 11:45 - MILANO

Vendere è più difficile che comprare, secondo una legge immutabile del mercato dei calciatori. E se poi sono i giocatori stessi che si mettono di traverso, non le società che non trovano un accordo, questa ostruzione può diventare un tappo sgradito e complicato per la costruzione di una rosa, di una stagione. Alcune big del campionato italiano sono alle prese con i classici tormentoni di mercato che possono occupare anche un’estate intera, ma in questo caso le società premono per una soluzione immediata. La Juventus deve affrontare il muro contro muro per Dusan Vlahovic, l’Inter è alle prese con il tappo Calhanoglu, mentre il Napoli sembra arrivato alla conclusione della telenovela che riguarda Victor Osimhen e avrà riflessi su tutto il resto della sua campagna acquisti, cominciando dall’arrivo, ormai prossimo, di Dan Ndoye. Il mercato comunque è un lungo romanzo estivo che non si chiuderà con questi capitoli. Altri tormentoni sono in arrivo.

vlahovic

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Dusan Vlahovic andrà a scadenza di contratto l’estate prossima, quindi non ha fretta di essere ceduto. Se trova una sistemazione che gli aggrada, si muove, altrimenti può aspettare fino all’estate prossima e poi andarsene senza procurare alcun incasso alla Juventus, che ha già in casa il sostituto, ovvero Jonathan David. Ovviamente queste sono le posizioni di facciata, perché le manovre per giungere a una soluzione del nodo Dusan proseguono sottotraccia. Il costo di una stagione dell’attaccante arrivato dalla Fiorentina nell’inverno del 2022 è stato stimato in venticinque milioni lordi tra ingaggio (dodici milioni netti) e quota di bonus fedeltà divisa sui vari anni dell’accordo. La risoluzione del contratto è una strada praticabile ma ognuna delle due parti cerca di uscire con il danno minore. Vlahovic ha declinato le proposte del Fenerbahçe e la corte dei sauditi. La pista che conduce al Milan non è stata cancellata, in Serie A sarebbe un indirizzo gradito al giocatore.

osimhen

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Fra tutti i nodi del mercato delle big, quello che riguarda il triangolo Napoli-Osimhen-Galatasaray sembra il più vicino a sciogliersi. L’attaccante vuole restare al club turco che lo ha già “ospitato” nell’ultima stagione (ha vinto campionato e coppa) e il club di Istanbul è deciso a prenderlo, è molto più avanti nella trattativa rispetto a quella, raffreddata, che riguarda Hakan Calhanoglu. Oggi è atteso un nuovo contatto fra le parti, il Napoli aspetta le garanzie bancarie per chiudere l’affare. La somma totale per aggiudicarsi l’attaccante nigeriano, campione d’Italia e capocannoniere della Serie A nel 2023, è di 75 milioni che il Galatasaray è disposto a pagare in tre rate: 40 milioni subito e il rimanente in due tranche per i prossimi due anni. Osimhen al Gala guadagnerà 16 milioni l’anno mentre a Napoli era arrivato fino a 12. De Laurentiis investirà quel denaro per l’operazione Sam Beukema (già in porto), per un vice Lukaku, oltre che per Dan Ndoye, di cui si parla a parte.

CALHANOGLU

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La situazione di Hakan Calhanoglu è abbastanza delineata: ricuciti i rapporti con gli altri leader dello spogliatoio, all’Inter sarebbero ben felici di continuare il rapporto, ma se la corte del Galatasaray al giocatore (o viceversa) si intensifica, i nerazzurri sono disposti a parlarne. Da Istanbul però in questo weekend non ci sono stati segnali decisi. L’ultimatum è stato mandato da tempo al centrocampista e al suo agente, che pure ha parlato con il club nerazzurro in settimana. La questione va risolta entro fine mese, dal primo agosto ogni trattativa non sarà più accettata. Anche se le leggi del mercato sono elastiche, la presa di posizione dell’Inter è motivata dal fatto che Calhanoglu è un punto fermo, non somiglia al caso Vlahovic perché la Juve ha già in casa il rimpiazzo (David) mentre l’Inter non vorrebbe venir presa per la gola da eventuali venditori del sostituto di Calhanoglu, con Granit Xhaka in prima fila.

ndoye

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Antonio Conte voleva Dan Ndoye già nella scorsa stagione, come rinforzo di gennaio. Adesso l’allenatore campione d’Italia sarà accontentato, anche se la trattativa con il Bologna è risultata piuttosto spinosa. Giovanni Sartori, ds del Bologna, sa scovare dei semisconosciuti ma quando deve vendere non regala niente. Il club rossoblù era partito da una valutazione di 45 milioni per l’esterno della nazionale svizzera, che può giocare indifferentemente sulle due fasce. Il Napoli, da 25 come prima proposta è salito fino a 30 più bonus e pare possa spingersi fino a 40. Il giocatore passa dagli 800 mila euro di stipendio annuale in rossoblù ai tre milioni che gli ha offerto il club di De Laurentiis. A differenza di Beukema, ieri Ndoye si è allenato con il Bologna, ma ha la valigia pronta per andare a Napoli.

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