Non solo Thuram, l'Inter si rilancia con Pio Esposito

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L'Inter rialza la testa e lo fa nel modo migliore: vincendo in Europa. Dopo la sconfitta dolorosa in campionato contro la Juventus, i nerazzurri hanno ritrovato fiducia battendo l'Ajax 2-0 ad Amsterdam, un successo che porta la firma decisa di Marcus Thuram. Il francese, finito nel mirino delle critiche per la leggerezza mostrata nel derby d'Italia, ha risposto sul campo con una doppietta di testa che ha messo in discesa il cammino europeo della squadra di Chivu.

Un'Inter diversa da quella del campionato, capace di stringere le linee, di rinunciare a un possesso sterile e di giocare con un baricentro più basso ma con una compattezza ritrovata. I numeri lo confermano: meno passaggi, meno fronzoli, ma più sostanza. Lo stesso allenatore lo aveva chiesto alla vigilia: concretezza e concentrazione.

Thuram si è preso la scena con due colpi di testa che hanno ricordato i fasti di un'altra notte nerazzurra ad Amsterdam. Era la stagione 2002/03, e un certo Hernan Crespo firmava anche lui una doppietta aerea contro l'Ajax, sempre con la maglia dell'Inter. Ma la serata della Johan Cruijff Arena non è stata soltanto il palcoscenico di Thuram. A sorprendere è stato anche Francesco Pio Esposito, 20 anni compiuti da poco e un esordio in Champions da ricordare. Inserito a sorpresa dal primo minuto per l'assenza di Lautaro Martinez, l'attaccante ha mostrato personalità e freschezza, ma anche qualità fisiche e tecniche.

"Ora tutta Italia e tutto il mondo conoscono Pio, è un ragazzo fantastico", le parole di Thuram nel post-partita. "Lo avevo già detto nei mesi scorsi, è un attaccante che la Nazionale italiana e l'Inter si godranno per tanto tempo", ha aggiunto Cristian Chivu, che lo ha aveva già allenato nelle giovanili nerazzurre.

Con i suoi 20 anni, 2 mesi e 20 giorni, Esposito è diventato l'ottavo più giovane interista a debuttare da titolare nella massima competizione europea per club. Davanti a lui nomi pesanti, a partire dal recordman assoluto Giuseppe Bergomi, che guida questa speciale classifica esordendo a soli 17 anni e 2 mesi contro la Stella Rossa nel 1981, mentre per trovare un esordiente così giovane bisogna tornare al 2009 e a Davide Santon, protagonista contro il Manchester United di Cristiano Ronaldo. Tra gli attaccanti, solo Mario Balotelli è stato più precoce, debuttando a 18 anni e un mese contro il Werder Brema nel 2008.

Dati che raccontano un talento in crescita, pronto a ritagliarsi spazio in un reparto che vive sull'affidabilità di Lautaro Martinez ma che proprio in questi giorni deve fare i conti con i problemi fisici del capitano, alle prese con un fastidio alla schiena. Per Chivu, quella di Esposito è una risorsa preziosa in vista della prossima sfida di campionato contro il Sassuolo, dove servirà freschezza e entusiasmo.

L'Inter, dunque, riparte da Amsterdam con un messaggio chiaro: sa soffrire, sa reagire e ha nuove energie su cui contare. Non solo Thuram, ma anche il coraggio e la sfrontatezza di Pio Esposito. Due facce della stessa notte europea che riaccende speranze e ambizioni. 
   

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