Dopo la sconfitta nella finale della Eastern Conference, Leon Rose decide per il cambio in panchina. Mike Malone il favorito per la successione
Simone Sandri
3 giugno - 23:37 - NEW YORK
La miglior stagione dei Knicks negli ultimi 25 anni non è bastata a Tom Thibodeau che, un po’ a sorpresa, ha ricevuto il benservito da parte della dirigenza newyorchese. I risultati sono sicuramente dalla parte di Thibs che però paga un approccio “old school” con lo spogliatoio, che, giusto o sbagliato che sia, nella Nba del 2025 raramente funziona per lunghi periodi, e la sua cronica resistenza a limitare il minutaggio dei titolari e affidarsi con più frequenza alla panchina. Il coach 67enne però ha dalla sua un indiscutibile successo sul parquet con i Knicks che per la prima volta dal lontano 1995 hanno superato quota 50 vittorie in stagione regolare negli ultimi due campionati consecutivi. L’eliminazione a un passo dalle Finals, contro una rivale storica come Indiana, ha lasciato l’amaro in bocca tra i tifosi soprattutto per come è arrivata, marcata in particolare da una rimonta assolutamente clamorosa dei Pacers in gara-1 che per forza di cosa ha finito per condizionare la serie.
SOLO L' ANELLO
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“L’obiettivo della franchigia è quello di arrivare alla conquista del titolo Nba - sottolinea il presidente dei Knicks Leon Rose - non possiamo che ringraziare Tom per il lavoro svolto ma siamo convinti che questa sia la scelta migliore per il nostro club”. Ora Rose e la dirigenza newyorchese dovranno mettersi al lavoro per cercare il nuovo tecnico per una squadra che si considera a tutti gli effetti una contender a Est anche nel prossimo campionato. In molti adesso considerano Mike Malone, reduce dal sorprendente licenziamento a Denver nel finale della regular season, come il favorito nella corsa alla panchina dei New York Knicks.