Nel cielo di maggio le stelle cadenti figlie della cometa di Halley

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Le stelle cadenti ‘figlie’ della cometa di Halley, una delle più famose della storia, accendono il cielo di maggio con uno spettacolare sciame meteorico: sono le Eta Aquaridi, attive dal 19 aprile al 28 maggio con un picco previsto nella notte tra 5 e 6 del mese, quando è possibile ammirare anche 50 meteore all’ora. La stessa cometa, osserva l’Unione Astrofili Italiani (Uai), genera anche lo sciame delle Orionidi in ottobre. Ma il mese di maggio si preannuncia particolarmente interessante per gli appassionati di stelle cadenti: saranno infatti visibili molti altri sciami meteorici, anche se meno intensi, come le Eta Lyridi che raggiungono il picco il 9, le lambda-Draconidi attive intorno all’11, le upsilon-Cygnidi del 15 e le epsilon-Draconidi, al loro massimo il 24 maggio.

La volta celeste del mese è dominata dalle costellazioni estive del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco, ma le stelle più brillanti si trovano più a Nord-Est: Arturo nel Bootes e Vega nella Lira, regina delle notti d’estate. Continua, inoltre, il periodo di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente allo zenit.

Maggio non è, invece, il momento ideale per l’osservazione dei pianeti. Venere domina il cielo del mattino insieme a Saturno, mentre Marte è ancora visibile la sera e Giove sta per diventare inosservabile.
Nella prima parte del mese Venere sorge circa un’ora e mezza prima del Sole e alla fine di maggio questo intervallo di tempo cresce fino a due ore.
Giove anticipa sempre di più il proprio tramonto: dopo che per molti mesi è stato protagonista dei cieli della sera, lo possiamo ancora osservare nel cielo occidentale al calare dell’oscurità, ma nella seconda parte di maggio sarà così basso sull’orizzonte che potremo osservarlo nel cielo ancora chiaro del crepuscolo serale. 
Marte rimane di fatto l’unico pianeta ancora visibile dopo il tramonto, nella prima parte della serata.
Mercurio e Urano sono praticamente scomparsi. Prima del sorgere del Sole, sull’orizzonte orientale, Saturno sorpassa Venere, che rimane più basso sull’orizzonte. Per il pianeta si allunga quindi sempre più l’intervallo di tempo in cui rimane osservabile, nel corso delle ultime ore della notte.

Il mese offre poi qualche congiunzione interessante: il 3 maggio la Luna quasi al primo quarto si avvicina a Marte nella costellazione del Cancro, nelle notti del 4 e 5 maggio Marte attraversa l’ammasso stellare del Presepe (M44), il 23 maggio potremo ammirare il suggestivo allineamento del terzetto composto da Luna, Venere e Saturno, e infine il 28 maggio ci sarà una delle ultime opportunità per tentare di individuare Giove, in congiunzione con la sottile falce di Luna crescente.

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