Uno studio afferma che il calo della libido potrebbe non essere dovuto all'ormone maschile. Ma a un fattore controllabile
Eugenio Spagnuolo
26 luglio - 17:27 - MILANO
Per anni abbiamo dato la colpa al testosterone. Calava la libido e tutti i sospetti cadevano su questo ormone. Ma la realtà, come spesso accade in medicina, è più complessa. E forse anche più rassicurante: diverse ricerche dicono che, in realtà, i livelli di testosterone non precipitano con l'età come tanti credono. Spesso restano perfettamente normali, anche oltre i 60 o 70 anni. Eppure la vita sessuale può deteriorarsi lo stesso. Allora, da cosa dipende?

colpa degli zuccheri
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La risposta arriva da uno studio del Hospital Universitario di Münster, in Germania, presentato al congresso ENDO 2025 di San Francisco: il vero colpevole potrebbe essere il metabolismo che rallenta. E la buona notizia è che, a differenza dell'età, su questo possiamo agire. "Anche se l'età e i livelli di testosterone sono stati considerati a lungo la causa del declino della salute sessuale maschile, la nostra ricerca indica che questi cambiamenti si correlano più strettamente con modesti aumenti dello zucchero nel sangue e altri cambiamenti metabolici" spiega Michael Zitzmann, che ha coordinato lo studio.
In altre parole: potrebbe non essere questione di ormoni che crollano, ma di glicemia che sale. Anche di poco.
Testosterone e metabolismo: lo studio
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I ricercatori tedeschi hanno seguito per sei anni, dal 2014 al 2020, 200 uomini sani (senza diabete, malattie cardiache o tumori) di età compresa tra 18 e 85 anni. Dopo aver analizzato sperma, profili ormonali, funzione erettile e salute metabolica, compresi i livelli di zucchero nel sangue (misurati con l'emoglobina glicata), la scoperta è stata che nel tempo ormoni e parametri del seme rimanevano in gran parte normali. Ma il movimento degli spermatozoi e la funzione erettile peggioravano negli uomini con livelli di glicemia anche solo minimamente elevati, e al di sotto della soglia del diabete (6,5% di emoglobina glicata). Il testosterone, invece, si mostrava più legato alla libido che all'erezione vera e propria. "In parole povere gli uomini possono prendere misure per preservare o rilanciare la loro salute riproduttiva con scelte di stile di vita e interventi medici appropriati" precisa Zitzmann.

Insomma, non è tutto scritto nel destino biologico. A differenza dell'invecchiamento, che procede inesorabile, il metabolismo si può influenzare. Movimento, alimentazione, controllo del peso: armi che abbiamo sempre avuto, ma che ora sappiamo essere ancora più preziose. "Speriamo che le informazioni ottenute da questo studio aiutino i medici e i loro pazienti a formulare piani efficaci per mantenere la salute sessuale maschile" conclude lo scienziato. "Ora sappiamo che è in nostro potere preservare il benessere sessuale e riproduttivo negli uomini, anche mentre invecchiano".