Napoli, sprint scudetto anche nel turismo. Ma che polemiche sul "Largo Maradona"

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Secondo i dati (Istat e Dmo), nel capoluogo partenopeo sono aumentati i visitatori esterni sin dal primo titolo conquistato dalla squadra di Spalletti. Superando città turistiche per eccellenza come Roma, Venezia e Firenze. E la zona del murale dedicato a Diego è una delle mete preferite

Alessandra Vaccaro

15 ottobre - 15:47 - MILANO

Il Napoli ha aiutato Napoli e Napoli ha aiutato il Napoli. Non è uno scioglilingua, ma la storia recente del capoluogo campano. Più 45% di turisti negli ultimi tre anni, quelli in cui gli azzurri hanno vinto 2 dei 4 scudetti della loro storia. Napoli ha incrementato le presenze dei visitatori più delle "città turistiche" per eccellenza, quali Roma, Milano, Venezia e Firenze. A suggerirlo sono i dati Istat e Dmo (Destination Organization Management). 

incremento

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Napoli, quindi, ha visto aumentare il numero dei turisti rispetto alla capitale, che - peraltro - ha avuto il Giubileo. Di più, Napoli cresce di più rispetto a Venezia e Firenze, che restano stazionarie anche in quanto sature. Il motivo della crescita esponenziale del turismo della città è da ricercare nella varietà dell’offerta: incastonata nel golfo, ai piedi del Vesuvio, vista Capri e Ischia, Partenope offre panorami mozzafiato e custodisce anche millenni di storia nei sotterranei, tra l’acquedotto greco-romano, la galleria Borbonica e le catacombe. 

scudetto

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Certo, le immagini del quarto scudetto del Napoli, del pullman scoperto in sfilata sul lungomare, devono aver contribuito parecchio a restituire al web e al resto del mondo, un’istantanea di inequivocabile bellezza. Non a caso, anche sui social si piazza al primo posto, è la città più cercata su Tik Tok con 4,9 milioni di interazioni. Non solo per gli scorci particolarmente instagrammabili, ma anche perché il nome della squadra di calcio coincide perfettamente con quello della città. 

l'inizio

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È stata la stagione calcistica 2022-23 a dare il primo vero grande impulso al turismo oltre oceano, e non solo. L’arrivo di giocatori come Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen, ma anche del difensore sudcoreano Kim Min-Jae hanno incentivato l’apertura a nuovi mercati. Pare che negli ultimi tre anni i sudcoreani arrivati all’ombra del Vesuvio per visitare la città siano stati circa 500 mila all’anno. Sono stati gli anni delle prodezze del giovane e sconosciuto georgiano Kvara, della maschera di Osi e dei numeri strepitosi del gioco di Luciano Spalletti ad attirare l’attenzione del New York Times, ad esempio, che a Napoli e al Napoli ha dedicato più di una pagina. 

stagione in corso

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Il recente arrivo del belga, ex Manchester City, Kevin De Bruyne (con un seguito social di 26,7 milioni di follower), il primo posto in classifica e l’exploit del danese Rasmus Hojlund, sono tutti elementi che fanno pensare ad un ulteriore slancio turistico. Negli ultimi dodici mesi, Napoli si è piazzata a 91 punti di gradimento per la soddisfazione dei visitatori nel settore culturale, Milano è ferma a 90.8. Insomma, è soprattutto il boom del turismo sportivo, quello che ha preso d’assalto la capitale del Mezzogiorno. Nel weekend successivo al quarto scudetto, Confesercenti ha stimato un fatturato totale di circa 230 milioni di euro tra gadget, occupazione delle strutture ricettive, ristoranti e bar. 

murale e chiusure

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L’impulso turistico della scorsa primavera ha riportato alla mente quello dello scudetto 2023, quando la città è stata presa d’assalto per alcuni mesi. Tanto che a partire dal 2023 il murale dedicato a Diego Armando Maradona è diventato il monumento più visitato della città, il secondo per visite in Italia, piazzandosi solo dopo il Colosseo. L’opera realizzata sulla facciata di un palazzo degli anni 90, nel cuore dei quartieri Spagnoli, si è trasformata dalla morte del Pibe de oro nel 2020, in un vero e proprio luogo di culto per i napoletani e per gli appassionati di calcio di tutto il mondo. Nelle ultime ore, però, la zona è stata oggetto di un blitz della polizia municipale che ha provveduto a sequestrare tutto il materiale delle attività commerciali presenti nel cosiddetto “Largo Maradona”. La cappella dedicata a Diego è stata coperta e la zona interdetta ai visitatori. A rimanere fruibile per i turisti solo il grande murale. Le forze dell’ordine hanno riscontrato l’abusivismo di una serie di carretti e attività commerciali, oltre al furto di energia elettrica. Immediata la risposta dei gestori della zona attraverso i social: “L’area di Largo Maradona, in quanto proprietà privata, è stata chiusa per nostro volere e non da autorità o altri enti. Purtroppo le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente tutto il giorno”.

il comune

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L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, con una nota ufficiale rende noto che “ha intenzione di avviare un dialogo con gli esercenti della zona per attivare percorsi di regolarizzazione analoghi a quelli attuati in altre aree cittadine e nei mercati rionali”. Inoltre, il Comune di Napoli è al lavoro per realizzare un piano di viabilità e di mobilità pedonale per rendere la zona del Murale di Maradona accessibile in estrema sicurezza ai visitatori. La soluzione dovrebbe arrivare in tempi brevi, tanto più che il 30 ottobre sarebbe stato il compleanno di Diego, e si sa, ogni napoletano vorrà porgergli il proprio saluto.

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