Dal 6 agosto il nuovo volume per Il Castello/Chinaski con una parte dedicata alla morte della rockstar e l’ipotesi di un decesso con eutanasia

26 luglio 2025 | 14.34
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‘Ozzy la storia’ è il titolo della nuova biografia firmata da Ken Paisli in uscita mercoledì 6 agosto per Il Castello collana Chinaski. A pochi giorni dalla scomparsa del Principe delle Tenebre, torna in libreria la più completa biografia italiana dedicata a Ozzy Osbourne. Esaurite tutte le copie delle precedenti edizioni, l’autore pubblica una nuova versione aggiornata al 2025 e corredata da una ampia galleria fotografica con decine di scatti dedicati all’artista. L’intensa parabola umana e artistica di Ozzy Osbourne raccontata per la prima volta nella sua interezza, in un libro aggiornato che fa ordine tra i più autorevoli documenti sulla star mondiale del rock: dall’infanzia difficile nei sobborghi di Birmingham (Uk) alla gioventù scapestrata; dagli esordi nei pub alla consacrazione dei Black Sabbath, ponendo le basi dell’heavy metal con capolavori come ‘Paranoid’ e ‘Master of Reality’. Un’ascesa che si arresta di colpo quando, licenziato dalla band, Oz si rifugia negli eccessi di Los Angeles. Lo salva la manager e futura moglie Sharon Arden: è il 1979. Da lì esplode la carriera solista, con classici quali ‘Blizzard of Oz’ passando per ‘No More Tears’ fino all’ultimo ‘Ordinary Man’ del 2020, attraversando quarant’anni di hard rock e anticipandone spesso le tendenze. Voce unica e inimitabile, senza mai prendersi sul serio Ozzy è stato anche uno scopritore di talenti cresciuti sotto la sua ala nera: dai compianti Randy Rhoads (Quiet Riot) e Randy Castillo (Lita Ford) ai brillanti Zakk Wylde (Black Label Society) e Mike Inez (Alice In Chains). Una rassegna che scandaglia successi e tragedie, follie e risvolti affettivi di un uomo umile e legato alla famiglia ma, spesso, pericolosamente sul baratro. ‘Ozzy la storia’ è anche un documento corale, pagine dense di aneddoti e curiosità messi in scena dai suoi colleghi, che conducono la narrazione verso scenari inaspettati, illuminando le ombre degli eventi per restituirne i passaggi più significativi: dai Black Sabbath ai partner nella carriera solista, dai Motley Crüe ai Guns N’ Roses, dai Motörhead alle icone del rock Anni ‘90. Ci sono pure i figli a farne un ritratto sincero, andando oltre i dietro le quinte della serie tv ‘The Osbournes’ per accompagnarci lungo le vicissitudini di un padre amorevole. Un volume che asseconda gli umori del protagonista, sbandando con lui tra risate e lacrime, dischi e tournée, slanci e riflessioni su un’epopea planetaria, quella di un artista senza filtri che ha saputo connettersi naturalmente con intere generazioni, accompagnando per mano il lettore come se fosse un vecchio amico cui confessare un lascito irripetibile. Con uno stile tagliente e diretto, Paisli demolisce miti, esagera verità e analizza ogni caduta (fisica o artistica) di Mr Ozzy Osbourne, fino all’ultimo grande show con i Black Sabbath e l’improvvisa ma non inaspettata scomparsa. Proprio alla morte della rockstar, Paisli dedica molto spazio nella parte finale del libro, dove ipotizza un decesso avvenuto mediante eutanasia. Secondo l’autore varie prove darebbero sostegno alla sua tesi: da varie dichiarazioni dei coniugi Osborne a favore della dolce morte alle circostanze della richiesta dei soccorsi, dalla tipologia di malattia da cui era affetto fino alla comunicazione della morte da parte della famiglia. ‘Ozzy la storia’ è un libro per chi ama la musica, ma odia le agiografie zuccherose. Per chi sa che dietro ogni ‘Principe delle Tenebre’ c’è un bambino smarrito con una bottiglia di whisky e un’idea sbagliata di immortalità. Nel volume poi sono inclusi 20 approfondimenti sulla sua discografia, dai Sabbath a quella solista, con la prefazione a cura del giornalista Stefano Cerati.
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