Juric ha il suo rinforzo a centrocampo dopo l'infortunio di Ederson (fuori un mese). La Dea sborserà 4 milioni per il prestito, tra un anno può assicurarsi il cartellino dell'americano versandone 24
Da idea è diventata progetto di mercato, e poi (quasi) necessità. Oggi, finalmente, Yunus Musah sarà un giocatore dell’Atalanta, a chiusura di una trattativa impostata già quasi due settimane fa. Che ai tempi - il Napoli non era ancora andato con decisione su Elmas - poteva prevedere anche il passaggio di Brescianini alla corte di Antonio Conte. È il nuovo acquisto desiderato da Juric, a cui Allegri non ha rinunciato a cuor leggero, non solo ma tanto più dopo l’infortunio di Jashari, da cui lo slittamento dell’accordo. Ma soprattutto è un rinforzo scelto con convinzione dal club nerazzurro, che oggi diventa ancora più prezioso alla luce del problema al ginocchio destro di Ederson, che terrà il brasiliano fuori dai giochi per circa un mese. E non sarà un’assenza banale, tanto da aver reso l’innesto di Musah praticamente indispensabile.
la formula del prestito
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Ma andiamo con ordine: l’Atalanta e il Milan hanno trovato l’intesa per il trasferimento del giovane (22 anni) statunitense con una formula simile a quella che nell’estate 2023 portò a Bergamo Charles De Ketelaere, dunque sulla base di un prestito con diritto di riscatto (che nel caso del belga diventò obbligo solo successivamente). È un’operazione da 28 milioni complessivi, blindata dall’ok definitivo che i due club si sono già scambiati fra sabato sera e ieri mattina e di cui entro stamattina verranno definiti gli ultimissimi dettagli. Già definiti gli esborsi: il prestito oneroso ammonterà a 4 milioni, l’Atalanta potrà decidere di assicurarsi l’intero cartellino dello statunitense aggiungendo fra un anno gli altri 24. Per il Milan il 10% di percentuale su una futura rivendita. Tutto sarà ufficiale ovviamente non più tardi di oggi, ultimo giorno di mercato, dopo le visite mediche e la firma del giocatore a Zingonia.
multiruolo
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Con Musah, il club conta di aggiungere alla sua rosa un centrocampista che unisce corsa e dinamismo, forza fisica e duttilità: un’iniezione di benzina verde e dunque energia pura. E le prime due partite di campionato hanno fatto capire che questa è diventata una risorsa indispensabile per una squadra parsa poco vigorosa, diciamo un po’ insipida, caratterialmente e anche a livello di ferocia, di furore. Ovvero da sempre i tratti più distintivi del suo dna. Ma ad aver convinto l’Atalanta a spingere molto per arrivare a Musah è anche la poliedricità del giocatore: che al netto di un impiego anche più avanzato. alle spalle del centravanti, può essere utilizzato da esterno di fascia, soprattutto a destra come alternativa a Bellanova (così ha giocato la sua ultima partita con il Milan, venerdì a Lecce), come pure da mediano a due.
pulizia
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Ovvero, lì dove finora Juric ha scelto (e anche dovuto scegliere) Pasalic, la posizione abitualmente occupata da Ederson: l’altro centrocampista nerazzurro che gioca un calcio fatto anche di quella forza fisica e quegli strappi finora mancati al gioco dell’Atalanta. E da lui mancheranno per un po’, perché sabato, a Roma, il brasiliano si è sottoposto ad un’indagine artroscopica per la pulizia del menisco del ginocchio destro. Da tempo infiammato per questa problematica: all’altezza del’amichevole del 16 agosto con la Juve l’articolazione si era gonfiata, tornando a tormentarlo a giorni alterni nei giorni successivi. Dopo gli accertamenti si è ritenuto di intervenire per risolvere definitivamente il problema: il tempo necessario per tornare a disposizione è stimato in tre, più facilmente quattro settimane.
le gare da saltare
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Alla luce del calendario italiano ed europeo, il rischio concreto è che Ederson perda almeno cinque partite, le prossime tre di campionato (contro Lecce, Torino e Juventus) e le prime due di Champions League, a Parigi con il Psg e quella in casa - una delle gare chiave ai fini della qualificazione fra il 9° e il 24° posto - contro il Bruges. Ovvero buona parte del ciclo che nel giro di 22 giorni, dopo la sosta del campionato - in questo caso benedetta - lo stesso Juric ha detto poter raccontare verità più solide sulla parabola di questa nuova Atalanta. Ancora incompiuta, per quanto si è visto.