Mullin shock: la star del rugby irlandese condannata a 3 anni di carcere

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Una delle icone dell’Irlanda (55 presenze tra 1984 e 1995) ha sottratto oltre 500.000 euro alla banca di cui è stato amministratore delegato dal 2011 al 2013

Francesco Palma

25 novembre - 15:21 - MILANO

I giornali britannici hanno già definito la vicenda di Brendan Mullin “un’incredibile caduta dal paradiso”. L’ex stella del rugby irlandese, oggi 61enne, è stata infatti condannata a 3 anni di carcere per furto ai danni della Bank of Ireland Private Bank, considerata una sorta di “banca per ricchi” di cui è stato amministratore delegato dal 2011 al 2013: una giuria ha infatti ritenuto Mullin colpevole di aver sottratto alla banca oltre 500.000 euro. L’irlandese è stato condannato anche per truffa e falso in bilancio: in totale, è stato ritenuto colpevole di 12 capi d’accusa sui 14 iniziali. Mullin era già stato arrestato nel 2021 all’inizio delle indagini, conclusasi col processo che lo ha condannato a 3 anni, ed era stato rilasciato su cauzione dopo aver accettato di consegnare il passaporto.

l'inchiesta

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Mullin, che ha giocato 55 partite per l’Irlanda tra i 1984 e il 1995 e che ha disputato ben 3 Mondiali in maglia verde, era finito al centro di un’inchiesta che riguardava una società chiamata Spice Holdings: secondo i giudici, Mullin aveva trasferito 500.000 euro dalla Bank of Ireland Private Bank a questa società, soldi che non sono mai più stati restituiti alla banca. Inoltre, secondo la sentenza Mullin avrebbe sottratto dalla banca anche 61.000 euro per pagare delle spese legali personali, oltre ad aver utilizzato altri fondi per pagamenti ai commercialisti della Beechwood Partners. In totale, l’irlandese è stato condannato per aver sottratto 573.281 euro alla banca. In teoria, nel 2015 Mullin aveva provato a nascondere la cosa organizzando un rimborso di 500.000 alla Bank of Ireland Private Bank tramite la sua azienda, chiamata Quantum, ma quei soldi sono finiti su un conto delle Isole del Canale (arcipelago della Manica) e mai più rintracciati. Come riporta una dettagliata inchiesta dell’Irish Times, prima di diventare amministratore delegato, Mullin nel 2010 era entrato nella banca come “rainmaker” con l’obiettivo di attrarre clienti facoltosi grazie alla sua fama di ex nazionale irlandese. Poi l’anno dopo è stato promosso pur senza avere alcuna competenza specifica, e si sarebbe circondato di esperti banchieri per farsi guidare nelle decisioni.

 Clive Mason/ALLSPORT

una carriera luminosa

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Dal paradiso all’inferno, Brendan Mullin è stato uno dei rugbisti più rappresentativi della nazionale irlandese (che nel rugby forma una sola selezione unendo Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda) e fino al 2002 è stato anche detentore del record assoluto di mete segnate in maglia verde, 17. Vanta anche una presenza nei British&Irish Lions, la selezione che ogni 4 anni raccoglie il meglio del rugby britannico e sfida a turno All Blacks, Sudafrica e Australia. Ha giocato 3 Mondiali (1987, 1991 e 1995) e ha disputato ben 9 Cinque Nazioni: dal 1985 al 1992 e poi nel 1995. Al termine della sua carriera è stato per un breve periodo presidente dei London Irish, club che gioca nella Premiership inglese, prima di dedicarsi agli investimenti e all’economia.

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