La vicenda riguardante il deferimento
al Tribunale federale nazionale della Figc del presidente
dell'Aia, Antonio Zappi - per presunte pressioni legate al
cambio ai vertici degli organi tecnici di Serie C e Serie D - è
oggetto, apprende l'ANSA, di un'interrogazione a risposta
scritta rivolta ai ministri per lo Sport e i giovani e della
Giustizia depositata dal vicepresidente della Camera Giorgio
Mulè (Forza Italia).
Ripercorrendo la vicenda che ha portato al deferimento del
n.1 dell'associazione arbitri, Mulè chiede dapprima cosa intenda
fare il governo, nelle sue competenze, per "verificare che clima
interno agli organi tecnici dell'Aia non comprometta l'autonomia
e la terzietà delle designazioni arbitrali, anche al fine di
garantire la piena regolarità dei campionati", e, sempre in
merito, domanda al ministro per lo Sport di "approfondire
l'eventuale esistenza di interferenze esterne nei processi
tecnici interni all'Aia".
Nel documento, poi, il deputato di FI chiede se il ministro
della Giustizia "ritenga necessario valutare l'adeguatezza degli
strumenti di garanzia previsti dal sistema di giustizia
sportiva" e ancora al Governo se intenda esprimersi sulla
proposta della Figc di istituire un soggetto giuridico che
assuma la gestione degli arbitri di Serie A e B e "se essa non
rischi di determinare conflitti di interesse strutturali tra le
società giudicate e gli arbitri preposti alla direzione delle
gare", una riforma che, dice sempre Mulè, oltre a "indebolire
l'autonomia dell'Aia" introduca "elementi che espongano il
sistema arbitrale a pressioni o condizionamenti interni ed
esterni".
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