Mondiali: Italia-Estonia 5-0 alla prima di Gattuso ct

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 Kean, Retegui e Raspadori. Porta la firma dei tre attaccanti azzurri, ma soprattutto di Rino Gattuso e del suo coraggio, la vittoria dell'Italia sull'Estonia alla prima del nuovo ct. Il 5-0 finale dà un po' di conforto alle speranze azzurre di rimettersi in carreggiata nella corsa ai Mondiali, compromessa dalla sconfitta di giugno a Oslo e dalla fuga solitaria della Norvegia. La buona serata di Bergamo, per la prima nazionale del campione del mondo 2006 diventato ct, è solo un primo passo, con parziale riduzione dello svantaggio nella differenza reti sui norvegesi. 

Soccer: FIFA World Cup qualifiers soccer match Italy-Estonia

 Ma e' soprattutto un premio all'azzardo di Gattuso, che non ha avuto timore a smentire la sua fama di mediano mordi-avversari e ha scelto un'Italia a trazione anteriore. La partita ha avuto anche momenti delicati, nonostante il dominio assoluto degli azzurri: per tutto il primo tempo il gol non e' arrivato, mentre Israele - avversario dell'Italia lunedi' a Debrecen - dilagava in Moldova mettendo a rischio persino il secondo posto della nazionale. Poi la ripresa ha rimesso le cose al loro posto, per una vittoria ancora piu' rotonda. Di fronte c'era solo l'Estonia (che pure in casa aveva messo in difficolta' la Norvegia), ma e' pur sempre un buon inizio. 

Mondiali: Italia-Estonia 5-0, buona la prima per Gattuso

 Gattuso conferma di aver cambiato pelle da allenatore e azzarda un'Italia offensiva. Il 4-4-2 vecchio stampo è in realtà, all'esigenza e grazie alla variante Dimarco, un 4-2-4 o un 3-3-4, comunque sempre a quattro attaccanti, Zaccagni e Politano sugli esterni, Kean-Retegui al centro. L'Estonia schiera un cauto 4-2-3-1, solo Sappinen impegna direttamente la linea difensiva azzurra. Nella quale la scelta di due mancini, Bastoni e Calafiori, dice che il ct è più attento alla costruzione che alla marcatura dei centrali. Si parte dopo l'omaggio a Giorgio Armani, le cui divise vestono gli azzurri; in tribuna, a riprova del peso della sfida, accanto al presidente Figc, Gravina, il ministro per lo sport, Abodi, e il presidente del Coni, Buonfiglio.
La partenza azzurra è accelerata, alla determinazione e alle belle combinazioni fa però difetto l'ultima scelta. Per 45' l'Italia attacca tra gli spazi stretti dell'Estonia racchiusa in 25 metri - spesso gli ultimi -, sfiora il gol, soffre poco ma non segna. Subito al 2' la combinazione Dimarco-Zaccagni impegna il portiere Hein, un minuto dopo il sinistro da fuori area di Politano è deviato in angolo dalla difesa. L'Italia spinge soprattutto sulle fasce, la prima combinazione dei due centravanti arriva dopo un quarto d'ora: Kean difende palla, Retegui che la riceve sul dischetto si gira e viene deviato in angolo. Veloce la combinazione (20') che porta Zaccagni e Dimarco al tiro sottoporta, Hein respinge su entrambi. Appena il tempo di un brivido (23') per disattenzione difensiva, e dopo le inutili proteste di Retegui caduto in area Politano di testa sfiora il vantaggio al 35'. Al 38' è un gol mangiato quello di Kean, che accelera troppo la battuta sottoporta e alza il pallone. Senza fortuna anche il forcing finale, Retegui allo scadere vede il suo colpo di testa deviato dal portiere sulla traversa. 

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 Al ritorno in campo prima l'Estonia e poi l'Italia reclamano, senza esito, per due mani in area, ma il copione resta identico, a formazioni invariate. Ma l'esito è tutto diverso. Al 9' la battuta al volo di Tonali dal limite trova una grande riflesso di Hein, che blocca sulla linea. Il portiere estone si ripete subito dopo, sul tiro-cross di Tonali, poi blocca a terra la testata di Kean. E' la premessa del gol del centravanti viola che sblocca la serata: Zaccagni scarica su Dimarco, sul cui cross Retegui sul primo palo alza di tacco sul secondo, dove il compagno di reparto svetta di testa per l'1-0. E' il 13', appena il tempo di esultare e ripartire che su un lancio lungo e' di nuovo Kean a liberarsi, ma il suo destro potente si stampa colpevolmente sul palo a Hein battuto. E' sempre assedio Italia, con Zaccagni che sfiora due volte il raddoppio, prima in tuffo di testa (ancora Hein a respingere) poi con un destro a fil di palo, prima di uscire per Raspadori (in contemporanea cambio Cambiaso-Dimarco). La scelta del terzo attaccante è subito premiata: Raspadori prima nello stretto serve Retegui, bravo all'anticipo di sinistro sul primo palo, la palla del 2-0 (25'); poi fa il 3-0 in tap in di testa su cross di Politano (31'). La partita è definitivamente aperta, anche se una distrazione porta Sappinen vicino al gol. Ma gli sprechi della serata sono tutti azzurri, fino al 44' quando su cross di Cambiaso Retegui di testa schiaccia in rete con rabbia il 4-0, e poi al 48', per il 5-0 di Bastoni su angolo. Gattuso sorride, mentre il pubblico di Bergamo fa cori per lui.

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