Moncada: "Ibra, l'algoritmo e Fonseca, ecco come è nato il nuovo Milan. E sui rinnovi..."

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Il dirigente rossonero traccia un bilancio dei primi mesi e svela i piani del club sul mercato: "Qui sono tutti felici, nessuno ci ha chiesto di andare via. Siamo al lavoro per Maignan, Theo e Reijnders"

21 novembre - 21:41 - MILANO

È il Milan dei giovani e non solo per l'età media in campo. La linea verde in rossonero prevale anche in dirigenza, considerando i 45 anni dell'ad Furlani, i 43 di Zlatan Ibrahimovic e, soprattutto, i 37 di Geoffrey Moncada. E proprio il direttore tecnico del club, arrivato al Milan nel 2019 dal Monaco come Capo Scout, ha rilasciato un'intervista a MilanNews.it per tracciare un bilancio della sua esperienza a Milanello: "Siamo una dirigenza giovane - le sue parole -  C’è chi come me viene dal mondo dello scouting e dei rapporti con i giocatori, c’è un uomo di finanza come Giorgio e poi c’è Zlatan che ha il punto di vista dell’ex grande calciatore. Penso che solo lavorando tutti insieme si possano fare bene le cose, un singolo, da solo, non può farcela. Tutti i top club, in Europa, lavorano così". 

IL RAPPORTO CON ZLATAN

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Si è discusso parecchio, negli ultimi mesi, sull'effettivo ruolo di Ibrahimovic nella dirigenza del Milan. Ufficialmente consulente del gruppo RedBird, Ibra è però il simbolo del nuovo corso rossonero: "Io e Zlatan ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo a Casa Milan, a Milanello, andiamo a mangiare insieme. Abbiamo un buon rapporto, molto diretto. Vuole sapere le cose senza perdere tempo, mi piace. Ci confrontiamo anche sui giocatori da prendere e gli ho aperto un profilo su una piattaforma professionale per analisi dati e video, così può vedere anche lui i giocatori".

I RINNOVI DI THEO E MAIGNAN

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Non solo mercato. Tra i temi sul tavolo dei dirigenti rossoneri anche i rinnovi di alcuni dei giocatori più rappresentativi del club. Su tutti Theo Hernandez e Mike Maignan. Queste le parole di Moncada: "Due mesi fa abbiamo cominciato le trattative. Posso dire che siamo messi bene. Sono veramente tutti contenti, non ho visto nessuno che voglia andare via. Potete chiedere a loro, sono tutti contenti qui al Milan. E stiamo lavorando anche per Reijnders: dobbiamo provare a chiudere le cose che abbiamo aperte".

ALGORITMO E MONEYBALL

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C'è poi il capitolo algoritmo, uno dei temi più caldi del mercato rossonero. Moncada spiega così l'impiego delle tecnologia: "I dati ti dicono solo se c’è un giocatore interessante da vedere. Così lo guardiamo prima in video, con tutti gli scout che lo osservano - 5 dei quali in Italia e 5 all'estero - e poi magari andiamo ad osservarlo dal vivo, che è l'unico modo per giudicare aspetti fondamentali come la velocità o l'impatto nei duelli. Ma resta uno strumento utile per conoscere nuovi talenti". 

LA SCELTA DI FONSECA

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Dalla scelta dei calciatori a quella dell'allenatore. In estate il Milan ha salutato Pioli puntando su Fonseca. "Paulo ha uno stile di gioco chiaro - le parole di Moncada - l’abbiamo visto al Lille e lo stiamo vedendo ora. Giochiamo a Milano e a San Siro, dobbiamo controllare il gioco e la palla. Poi Paulo fa allenamenti interessanti, lavora individualmente e col collettivo. Siamo a novembre, a fine stagione sono sicuro che vedremo tanti giocatori che avranno fatto uno step enorme grazie a lui. Prendete la gestione di Leao: a Madrid, a Cagliari e in nazionale si è visto un calciatore totalmente diverso da quello di inizio stagione".

IL MERCATO DI DOMANI

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Chiusura sul calciomercato, con il Milan che già a gennaio potrebbe intervenire per rinforzare la rosa: "Abbiamo già cominciato a parlare con i vari profili. Con Ibra, con Giorgio Furlani, con il mister e con Gerry Cardinale. Sappiamo i profili che vogliamo, ma credo che se ne riparlerà a giugno..."

Gazzetta dello Sport

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