I rossoneri, dopo Napoli, sono arrivati a sette ko esterni in campionato. Una circostanza che non si verificava da una stagione in cui il Milan arrivò in finale di Coppa Italia...
Davide Capano Redattore
31 marzo 2025 (modifica il 31 marzo 2025 | 10:53)

Il Milan ha perso ieri 2-1 sul campo del Napoli e ha raccolto il nono scivolone in campionato su trenta match. Inoltre, confrontando le sconfitte rossonere fuori casa in A con quelle delle ultime nove annate, emerge un dato che fa riflettere...
Il dato
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Quella del Maradona, infatti, è la settima sconfitta esterna per il Diavoloin quindici sfide disputate in trasferta. Era dalla stagione 2015/2016 che il Milan non perdeva sette gare in A lontano da San Siro. Il numero negativo, però, è stato raggiunto da Maignan e compagni con ancora quattro incontri da disputare non tra le mura amiche tra aprile e maggio…
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Quel Milan, allenato prima da Sinisa Mihajlović e poi da Cristian Brocchi, perse in trasferta in tutto il torneo contro Fiorentina (2-0 il 23 agosto 2015), Inter (1-0 il 13 settembre 2015), Genoa (1-0 il 27 settembre 2015), Juventus (1-0 il 21 novembre 2015), Sassuolo (2-0 il 6 marzo 2016), Atalanta (2-1 il 3 aprile 2016) e Verona (2-1 il 25 aprile 2016).
Napoli-Milan, le parole di Conceicao
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Mister Sergio Conceicao, al termine di Napoli-Milan, è intervenuto ai microfoni di DAZN. Di seguito le sue parole...
Sui primi 20 minuti:
"Da quando sono qua non ho mai trovato scuse, pur giocando ogni tre giorni: oggi (ieri, ndr) è successo veramente di tutto. Mi sono svegliato con Loftus-Cheek che stava male, poi ho parlato con i giocatori e Thiaw non poteva giocare per problemi intestinali, poi anche Leao con problemi alla coscia. L'avevamo preparata diversamente, ma sicuramente dovevamo fare meglio nel primo tempo. Noi abbiamo fatto venti minuti non come li avevamo preparati, ma non voglio aggrapparmi alla sfortuna, anche se è stata una giornata veramente nera. Ci teniamo il secondo tempo, abbiamo creato tanto, il risultato giusto sarebbe stato il pari perché loro non sono arrivati alla nostra porta nella ripresa".
Sui rigori:
"Abbiamo tre rigoristi, poi decidono tra di loro. Pulisic ha dato fiducia a Gimenez che non segnava da un po', a quel punto io non dico niente ai giocatori. È il segno di uno spogliatoio unito, di una squadra che è frustrata e ha capito gli errori dei primi venti minuti".
Sul valore della squadra:
"Devo dire che l'avevo preparata senza Leao, indipendentemente dai problemi di oggi, così come Santi che si è allenato poco tempo con noi. La squadra ha potenziale e qualità, dobbiamo trovare il solito equilibrio. Non si può pensare di pressare senza fiducia e coraggio, serve restare uomo contro uomo sempre, altrimenti lasciamo buchi da qualche parte. All'inizio l'abbiamo pagato, poi abbiamo mostrato cosa possiamo fare con un'atteggiamento diverso. Servono qualità, tecnica, coraggio e atteggiamento giusto: da grande squadra dobbiamo andare uomo contro uomo. Ho fiducia nella squadra, c'è un ambiente sano nel gruppo e hanno volontà di cambiare questa situazione".