Nei prossimi giorni confronto tra allenatore e club sul mercato. Le fasce primo obiettivo
Giornalista
8 gennaio - 00:01 - MILANO
"Qualcosa succederà" ha ammesso Ibra ancora prima che il Milan alzasse la Supercoppa. Si riferiva al mercato e a qualche possibile intervento di correzione: il successo nel derby di finale ha dimostrato che il Milan ha qualità e che con la determinazione che serve può essere competitivo a tutti i livelli. Certo si può sempre migliorare e offrire all’allenatore più soluzioni possibili: Conceiçao merita un regalo di benvenuto e nei prossimi giorni, dopo che avrà valutato il gruppo senza la pressione delle sfide da dentro o fuori, l’allenatore e la società si confronteranno sui ruoli nei quali concentrarsi. In difesa, numericamente, il reparto è completo: solo l’uscita di Tomori avrebbe portato a un avvicendamento. Fik, di nuovo al centro della linea nei piani del nuovo tecnico, dovrebbe rimanere. Condizionale ancora d’obbligo.
occhi in spagna
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Si passa così al centrocampo, dove le valutazioni terranno conto anche del possibile cambio di modulo: se Conceiçao vorrà impostare un reparto a tre, dovranno essere considerate attentamente le condizioni di Bennacer, appena rientrato da un lungo infortunio, e quelle di Loftus-Cheek, che l’allenatore valuta un potenziale titolare troppo spesso però frenato da piccoli guai fisici. L’idea Dani Olmo esiste, anche se alle difficoltà economiche e alla concorrenza, si aggiungono quelle legali che riguardano il rapporto tra il giocatore e il Barcellona.
esterni da gol
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Verranno seguiti tutti gli sviluppi del caso, intanto è sull’attacco che si concentrano le attenzioni del club. Trovare un bomber che cambi casacca a gennaio è complicato, e Conceiçao potrà riempire l’area affiancando Abraham a Morata. L’idea è quella di intervenire sulle fasce: in attesa di definire il futuro di Chukwueze e Okafor, il Milan guarda a nuovi esterni di qualità, che siano garanzia di gol e di voglia di riscatto. L’allenatore vuole giocatori determinati: Trincao, che con il tecnico condivide anche l’assistenza del manager Jorge Mendes, può essere una soluzione. Si è affacciato nel grande calcio al Barcellona senza però trovare troppe soddisfazioni. Dopo Wolverhampton e Sporting Lisbona – quest’anno sei gol in 17 partite di campionato - sente di poter dire la sua anche in un contesto più prestigioso. Costa sui 25 milioni, cifra a cui il Milan può arrivare anche grazie agli incassi della vittoria in Supercopppa.
talento
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C’è anche un’altra soluzione, che definire di scorta sarebbe riduttivo. La soluzione esiste ed è Marcus Rashford, 27 anni, una carriera nel Manchester United. Gioca prevalentemente da esterno sinistro, la zona di Leao, ma può trovare spazio anche a destra e a centro area. Da qualche settimana non è più un insostituibile della squadra, anzi è considerato in uscita già nel mercato di gennaio: i club stranieri interessati sono numerosi ma tra i grandi club in fila va considerato anche il Milan. Tanto che più che il costo del cartellino, sono altri i milioni che preoccupano i rossoneri e sono quelli dell’ingaggio. Marcus guadagna più di ogni milanista attualmente in rosa e per giocare a San Siro dovrebbe fare un sacrificio o convincere lo United a partecipare. Non è semplice ma il mercato è un luogo complesso. E alla fine mai dire mai.