Milan, all-in sulla Coppa Italia per restare in Europa. Ma non può mollare la A: ecco perché

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In campionato, i rossoneri sono noni a 8 punti dal quinto posto, ovvero il piazzamento che qualifica all’Europa League. Quindi, l'obiettivo principale diventa il trofeo nazionale, anche se ci sono delle controindicazioni

Marco Pasotto

Giornalista

22 aprile - 18:21 - MILANO

Non è agevole, non è un percorso in discesa, ma quanto meno è una strada breve. La più breve per arrivare in quell’Europa League che fino a un paio di mesi fa veniva considerato uno spauracchio, quasi una punizione divina – guai anche solo a immaginare un Milan senza Champions ai piani alti del club -, e invece adesso è diventata un buon genere di conforto. E allora all-in sulla Coppa Italia, per forza di cose. L’obiettivo per salvare il salvabile. C’è un problema, però: sta diventando un’impresa anche questa, il che rende bene l’idea dello sprofondo sportivo vissuto dal Milan dall’inizio del 2025. Bisogna non farsi prendere dallo sconforto, né dal timore verso gli avversari. Cercare di non pensare che l’Inter è semifinalista in Champions e che il Bologna – virtualmente in finale dopo la robusta vittoria sull’Empoli – vola a tal punto da aver piegato proprio la capolista nerazzurra. Però, sulla brevità del cammino, non ci sono dubbi. Qui si parla di due partite contro le cinque che restano in campionato, due delle quali sono contro Bologna e Roma. 

CONTROINDICAZIONI

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In questo momento, se si vuole limitare l’osservazione al campionato, c’è di che disperarsi. Il Diavolo è nono a quota 51 punti e, in termini di puro regolamento, disterebbe ben 8 punti dal quinto posto (attualmente della Juve, che deve ancora giocare), ovvero il piazzamento che qualifica all’Europa League. Inoltre i rossoneri hanno davanti quattro squadre. Cammino molto tortuoso. Dopo di che, si aprono altri scenari in base a chi vince la Coppa Italia. Se non fosse il Milan ma, per esempio, l’Inter, in Europa League ci andrebbe anche la sesta. Un aiuto in più, che però potrebbe comunque non essere sufficiente. E allora si ritorna al punto di partenza, quello breve: vincere la Coppa Italia per potersi permettere di non restare del tutto vincolati all’andamento in campionato. Controindicazioni? Diverse. Oltre al valore degli avversari, anche la cronologia temporale: supponendo che il Milan mercoledì elimini l’Inter, per giocare la finale dovrebbe attendere fino al 14 maggio, ovvero quando mancherebbero soltanto due giornate alla fine del campionato. Significa che senza poter ovviamente avere la certezza di alzare la coppa, il Diavolo non potrebbe permettersi rallentamenti in Serie A. La spina, comunque andrà e con qualsiasi ipotesi, dovrà rimanere attaccata fino alla fine.

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