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L'ala del Benfica, impegnata stasera contro gli azzurri, piace a Bologna e Lazio: nel suo Paese, però, è al centro di un caso giudiziario per avere condiviso un video intimo con minorenni. La sentenza è attesa per mercoledì prossimo
Giornalista
15 novembre - 21:46 - MILANO
L’arrivo a Milano della Norvegia potrebbe consentire di vedere da vicino uno dei nomi più chiacchierati di questo periodo. Si tratta di Andreas Schjelderup del Benfica, ala sinistra nato nel 2004. L’esterno è in questi giorni al centro sia di voci di mercato sia di un fastidioso caso.
l'italia lo segue
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Partiamo dalle voci di mercato. Nel gennaio del 2023 il Benfica lo aveva acquistato dal Nordsjaelland per una cifra intorno ai 10 milioni. Un impatto complicato con il calcio portoghese lo ha portato a rientrare al club di provenienza in prestito per poi tornare a Lisbona nel giugno 2024. In questa stagione una sola presenza da titolare in Champions e un utilizzo non continuo in campionato. Un gol e un assist nella Serie A portoghese non possono bastare per un talento come lui. E così il mercato di gennaio che si sta avvicinando offre un’opportunità interessante alle squadre italiane. Ala sinistra, dunque giocatore adatto a un certo tipo di calcio. Su di lui si sono mosse da qualche settimana il Bologna, grazie a un parco scouting di prim’ordine, e la Lazio che resta comunque in una posizione ibrida visto che dovrà attendere il via libera per muoversi sul mercato. Attenzione dunque a Schjelderup che potrebbe trovare in Italia la terra del rilancio. E a San Siro contro gli Azzurri potrebbe giocare dopo i 70’ disputati contro l’Estonia.
il caso
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A corredo va ricordato che intorno ad Andreas si è aperto un caso extra campo. Ai tempi del Nordsjaelland il giocatore condivise con un amico su Snapchat un video intimo con minori coinvolti. Uno scandalo. Ma sia a Lisbona sia nella Federcalcio norvegese non è scattata l’emarginazione del giocatore, bensì una difesa generale pur sottolineando l’errore. “È stato uno stupido sbaglio di gioventù” – ha ammesso lo stesso Schjelderup che all’epoca dei fatti aveva 19 anni. “Ha fatto una cosa davvero stupida” – ha commentato il ct norvegese Stale Solbakken. Mercoledì 19 il tribunale si pronuncerà sulla pena che gli verrà comminata: il rischio è di una condanna con sanzione sospesa e una multa pecuniaria.
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