Nel 2024 il 43% delle importazioni automobilistiche nell'Unione Europea era composto da auto elettriche e ibride, un dato che conferma sostanzialmente i numeri dell'anno precedente. Aumentano, invece, le vendite di auto diesel e a benzina in Italia
Armando Bavaro
16 ottobre - 19:04 - MILANO
Il 43% delle auto importate nei Paesi dell'Unione Europea nel corso del 2024 era composto da auto elettriche o ibride, con un calo di un punto percentuale rispetto ai dodici mesi precedenti. Lo riporta un'indagine dell'Eurostat, l'ufficio statistico dell'UE. Per quanto riguarda, invece, le esportazioni, la quota rilevata è pari al 28% del totale, in aumento dell'1% rispetto all'anno precedente. Nel complesso, ciò che emerge è una tendenza all'acquisto in costante aumento a partire dal 2017, quando la quota delle importazioni e delle esportazioni totali dell'Unione Europea di auto elettriche o ibride ammontava rispettivamente solo all'8% e al 2%.

Nel 2024 la quota di auto completamente elettriche è stata del 16% per le importazioni di automobili dell'UE e del 12% per le esportazioni (1% e 0,8% nel 2017). Le auto ibride plug-in hanno rappresentato il 6% delle importazioni di auto lo scorso anno e il 5% delle esportazioni di auto (0,6% e 1% nel 2017), mentre la quota di auto ibride non plug-in è stata del 21% per le importazioni e dell'11% per le esportazioni (6% e 0,4% nel 2017). Più della metà delle auto elettriche vengono importate dalla Cina (55%), seguita da Corea del Sud (16%), Giappone e Stati Uniti (entrambi al 9%). I primi tre Paesi di esportazione per le auto elettriche sono stati il Regno Unito (31%), gli Stati Uniti (23%) e la Norvegia (11%).

elettriche e ibride, la produzione in ue
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Nel 2024 l'Unione Europea ha speso 42,4 miliardi di euro per le importazioni da paesi extra-UE di auto ibride ed elettriche, con un calo del 12% rispetto al 2023 (48,3 miliardi di euro). Le esportazioni degli stessi prodotti verso i paesi extra-UE sono diminuite a 57,3 miliardi di euro, in calo dell'8% rispetto al 2023 (62,5 miliardi di euro). Dei 12,1 milioni di auto prodotte dall'Unione Europea nel 2024, quasi un terzo erano auto ibride o elettriche (3,9 milioni), un numero leggermente superiore rispetto al 2023 (3,8 milioni). Nel 2024, il 13% delle auto prodotte nell'Unione Europea era elettrico, il 6% era ibrido plug-in e il 13% ibrido non plug-in. In termini di valore, la produzione totale di automobili dell'UE ammontava a 322 miliardi di euro nel 2024 (nell'anno precedente la quota si attestava sui 337 miliardi di euro). Tra le auto elettriche e ibride, le prime hanno avuto il valore più elevato, con 57 miliardi di euro (rispetto ai 66 miliardi di euro del 2023), seguite dalle ibride non plug-in con 36 miliardi di euro (rispetto ai 34 miliardi di euro dell'anno precedente) e dalle auto ibride plug-in con 29 miliardi di euro (rispetto ai 24 miliardi di euro rilevati nei dodici mesi precedenti). Ciò equivale a una quota in valore della produzione totale dell'UE, rispettivamente del 18% per le auto elettriche, dell'11% e del 9% per le auto ibride non plug-in e le auto ibride.
più veicoli diesel e a benzina in italia
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Nonostante la crescita dei veicoli ibridi ed elettrici, il mercato italiano mostra una preoccupante tendenza al rallentamento della transizione ecologica: nel nostro Paese, infatti, si sta assistendo a un inatteso processo di ricarbonizzazione. Negli ultimi cinque anni (dal 2019 al 2024), infatti, le vendite dei veicoli a benzina e diesel sono aumentate del 3,5%, con conseguente aumento delle emissioni di CO2 del 2,9%. Questi dati emergono in uno studio promosso da Most, il centro nazionale per la mobilità sostenibile. Secondo le analisi effettuate, nel 2024 in Italia sono stati percorsi circa 520 miliardi di chilometri, di cui 415 miliardi da automobili, con importanti conseguenze sull'impatto ambientale. Anche nello scenari0 più ottimistico, al 2030 la riduzione stimata delle emissioni del trasporto su strada si attesterebbe tra il -10% e il -24% rispetto al 2005, ben lontana dal -43% fissato dall'Unione europea. "Il mercato dell'auto sta andando nella direzione opposta rispetto agli obiettivi climatici - spiega Ennio Cascetta, professore ordinario di pianificazione dei sistemi di trasporto - L'aumento delle vendite di veicoli a combustione interna e del peso medio dei mezzi compromette gli sforzi di decarbonizzazione". "Serve un'azione integrata e immediata per invertire la tendenza" ha aggiunto Ferruccio Resta, presidente di Most: "Solo così potremo avvicinarci agli obiettivi europei e migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città".