Mattarella: 'Ue ha carte in regola per restare protagonista'

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"L'Europa dispone di risorse umane e materiali straordinarie, ampiamente consistenti e di grande qualità. Ha le carte in regola per restare protagonista e competitiva, potendo così garantire un futuro di benessere ai suoi cittadini. Ha sviluppato meccanismi di protezione sociale che assicurano cure e assistenza sanitaria, tutelando le persone dalle avversità economiche. Rimane un baluardo della democrazia, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto e ha il dovere di contribuire allo sviluppo di un ordine internazionale fondato sulla pace e sulla dignità delle persone". L'ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Firenze partecipando alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea. "Non va ignorato come l'Unione stia tuttora operando in questa direzione con l'ampliamento e lo sviluppo di una rete di libero scambio commerciale con grandi aree del mondo, dal Nord America all'America Latina, all'Asia facendo sorgere, in tal modo, interessi comuni e obiettivi condivisi, la base cioè più solida per la pace, come insegna la storia", aggiunge. 

 "Occorre ritrovare lo slancio e il coraggio che animarono i grandi passaggi istituzionali del processo di integrazione europea fino all'adozione della moneta unica. È urgente accelerare. Gli strumenti sono ben noti. Ne hanno parlato anche Giovanni de'Medici e Niccolò Machiavelli nel colloquio immaginario che ha citato. Occorre realizzarli con determinazione e in tempi certi, per accrescere l'integrazione politica ed economica del Continente, che consenta ai suoi Paesi membri di tornare a crescere e a guardare al futuro con rinnovata fiducia di poter essere protagonisti della vita internazionale". L'ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Firenze partecipando alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea.
"La politica monetaria per la stabilità dei prezzi rientra nella vostra competenza, nella comprensione della complessità del contesto in cui si inserisce. Non a caso avete ritenuto che costituisca parte della vostra missione far sì che l'Eurosistema tenga pienamente conto, nelle sue strategie, delle implicazioni dei cambiamenti climatici e della transizione in materia energetica. Si tratta di temi di grande rilievo". 

 "L'Europa ha compiuto passi importanti in questi anni, ma essi appaiono oggi insufficienti rispetto alla portata dei mutamenti in atto. Permane quella che un mio illustre predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, definì una condizione di 'zoppìa' dell'Unione: l'evidente asimmetria tra la moneta unica e una politica economica e fiscale ancora frammentata. La Bce, unica tra le grandi banche centrali, opera in un contesto in cui agiscono 20 diversi Stati, presto 21, con altrettante politiche di bilancio, normative non pienamente armonizzate e mercati finanziari tuttora confinati in ambiti nazionali. Persistono difficoltà nel mettere a fattor comune le iniziative su materie strategiche come le politiche estera e di difesa; così come gli investimenti in infrastrutture e innovazioni. La carenza di un'azione comune adeguata indebolisce tutti: si traduce in una minore capacità di rispondere alle necessità dei cittadini e in una progressiva perdita di rilevanza sul piano internazionale. Non possiamo permettercelo". 
   

 "L'euro - insieme alla Banca centrale europea che ne tutela la stabilità - è uno dei simboli più tangibili e avanzati del processo di integrazione del nostro continente avviato quasi settanta anni fa, con i Trattati di Roma. Il passaggio alla moneta unica - oltre 25 anni addietro - rappresentò un grande e decisivo passo in avanti, frutto di coraggio e di visione. Oggi non possono esservi dubbi che quel coraggio e quella visione siano stati premiati". L'ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Firenze partecipando alla riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea.
"Ne sono consapevoli i cittadini dei Paesi europei che vi hanno aderito - ha continuato il capo dello Stato - hanno visto tutelato il potere di acquisto dei loro redditi e dei loro risparmi. Lo avvertono le rispettive economie, in grado contare su una valuta affidabile e riconosciuta a livello internazionale" 

Lagarde a Mattarella, 'faro per la fiducia in Europa

 "Pochi possono eguagliare il suo straordinario percorso e la sua costante dedizione al benessere del popolo italiano", e "in un momento in cui la fiducia in tutta Europa è messa alla prova, la fiducia in lei ha continuato a crescere".
Lo ha detto, rivolgendosi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevuto dal Consiglio direttivo della Bce a Firenze, la presidente della Bce Christine Lagarde.
"Parlare davanti a un servitore dello Stato di tale levatura può far aumentare il timore di essere all'altezza della situazione e dar voce alle sfide che l'Europa si trova ad affrontare", ha detto Lagarde a Mattarella. 

 Panetta a Mattarella, Bce si riconosce nelle sue parole

"Tutti i membri del Consiglio direttivo, qui presenti, si riconoscono nelle sue parole": lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, rivolgendosi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che a settembre aveva detto "il mondo ha bisogno dell'Europa".
"Quello spirito, glielo posso assicurare signor Presidente, è presente in tutte le riunioni della Bce cui ho l'onore di partecipare"; ha detto Panetta riferendosi al ruolo dell'Europa, richiamato a settembre da Mattarella, "per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo.
Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali". 

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