Mattarella in visita a Capodistria: 'La diversità è il valore che rende più forte la società'

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è a Capodistria, seconda tappa della sua visita in Slovenia. Accompagnato dalla figlia Laura, visiterà il Collegio dei Nobili appena restaurato ed inaugurato oggi dopo due anni di lavori. Ad accogliere il presidente la sua omologa slovena Natasa Pirc Musar 

La tutela delle minoranze e la loro presenza, ha detto il capo dello Stato, "è un patrimonio che arricchisce i nostri due paesi li rende più capaci di essere nella dimensione europea che stiamo vivendo da protagonisti, davvero capaci di comprendere come si cresce e come si sviluppa, perché la diversità è un valore che rende più forti, consolida la struttura sociale di ogni paese". 

"Ogni anno, in Italia mi reco in una scuola per vivere con gli studenti l'inizio del nuovo anno che li vedrà impegnati nello studio - ha raccontato Mattarella - è un momento importante non solo per le alunne e gli alunni, ma coinvolge le loro famiglie e riguarda l'intera società".

"Il suono della prima campanella - ha aggiunto - ci proietta al futuro, alle settimane e ai mesi che ci attendono a scuola. Un luogo, dalle stesse caratteristiche e aspirazioni in ogni parte del mondo. Una strada su cui camminare insieme, giovani e adulti. Incontro con la conoscenza, con i valori propri al momento educativo: accoglienza, dialogo, comunità, responsabilità, fiducia, rispetto, inclusione".

Inaugurando il Collegio dei Nobili, il capo dello Stato ha sottolineato che "oggi festeggiamo il completamento di un'opera di restauro importante, finanziata dal governo sloveno, che testimonia l'attenzione e l'impegno di questo Paese nella tutela delle minoranze linguistiche. Un restauro che non solo consentirà a voi studenti di entrare tutti i giorni in aule moderne e accoglienti, ma che serve a preservare un edificio storico di così grande importanza". 

"Il Collegio dei Nobili - ha spiegato Mattarella in un breve discorso - è infatti testimone di una secolare e ininterrotta tradizione nella formazione in lingua italiana; avviene da quattro secoli nella scuola per eccellenza di Capodistria". "In luoghi come questo si irrobustisce l'Europa e si abbattono i preconcetti, per essere persone consapevoli e aperte al mondo", ha detto ancora. 
    
"Il percorso che stiamo conducendo insieme, ormai consolidato e sempre più ampio e più positivo tra Italia e Slovenia, è possibile per il ruolo del due minoranze linguistiche, quella italiane in Slovenia e quella Slovena in Italia, per avere compreso come sia decisivo importante guardare al futuro mettendo insieme gli impegni, crescendo insieme, condividendo benessere e prospettive. Questo è quello che sta alla base della del rapporto esistente e questo nasce dall'atteggiamento delle due minoranze linguistiche che sono caposaldo e protagoniste di questa amicizia dei nostri paesi. Per questo vanno curate come fa la Slovenia qui come fa l'Italia nel suo territorio, con grande attenzione rispetto", ha affermato poi parlando alla comunità italiana di Capodistria alla presenza della presidente slovena Natasa Pirc Musar. 

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