Il presidente nerazzurro è il primo a parlare dopo il 5-0 incassato in finale: "Nel percorso di 59 partite della stagione questo gruppo, questa squadra e questa società hanno dimostrato che meritano questo palcoscenico"
31 maggio 2025 (modifica alle 23:45) - MILANO
"È stata una serata negativa, l'avversario ci ha surclassato in tutto, ma questo non deve inficiare quello che è stata la stagione". Il primo a prendere la parola dopo la debacle in finale di Champions League contro il Psg per l'Inter è il presidente Marotta. "Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, dispiace per questa prestazione, e ringrazio i tifosi che sono venuti fino a qua. Era molto difficile arrivare a questa serata, ci siamo arrivati con grandissimo merito e stasera siamo caduti in modo molto fragile. Ringrazio comunque giocatori e allenatore perché nel percorso di 59 partite della stagione questo gruppo, questa squadra e questa società hanno dimostrato che meritano questo palcoscenico".
marotta e il futuro di inzaghi all'inter
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Il numero uno nerazzurro continua parlando del futuro di Simone Inzaghi. "Questa partita non porta nessun cambio di valutazione. Avevamo detto che ci saremmo visti la prossima settimana e così sarà - spiega -. Lui ha ancora un anno di contratto e ha dimostrato di essere all'altezza del ruolo che ricopre: tanti meriti vanno ascritti a lui e non è una serata negativa che li cancella. Infine, Marotta fa una riflessione sullo stato di salute del calcio italiano che è reduce da 5 sconfitte nelle ultime 4 finali di Champions giocate. "Ormai l'Italia non è più il paradiso dove tutti venivano. Il nostro è un movimento calcistico di passaggio, i migliori giocatori rischiano di scappare attratti da ingaggi superiori - ammette -. Il potere economico non è in Italia, ma in società come il Psg che possono gestire budget illimitati. Non è un alibi, ma il made in Italy può raggiungere ancora diversi traguardi, con la competenza, la capacità degli allenatori italiani e i giocatori"
La Gazzetta dello Sport
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