Il presidente: “Settore vasto e dinamico, 700 investimenti Zes in un anno, 28 miliardi e 35mila posti di lavoro”

11 luglio 2025 | 13.06
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“La Blue Economy è un insieme di settori. È sicuramente un bilancio positivo, perché io guardo alcuni aspetti che emergono. Intanto, complessivamente cresce rispetto alla media dell'economia nazionale, quindi vuol dire che è un ambito nel quale ci sono molti investimenti e c'è un grande fermento”. Così Andrea Prete, presidente di Unioncamere, a margine del IV Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, nella sede di Unioncamere, negli Horti Sallustiani a Roma.
“È un ambito molto attento alla sostenibilità e al green, anche per la sua componente turistica significativa. E mi fa piacere segnalare che il Mezzogiorno in questo è molto presente, con una quota di partecipazione allo sviluppo della Blue Economy superiore a quella della media nazionale”.
“La Blue Economy significa tante cose: cantieristica, commercio marittimo, crocieristico, porti turistici, pesca, turismo, alberghi, industrie collegate. È un mondo vasto. Ci sono aspetti importanti da segnalare, come il successo delle Zes: da quando c’è il commissario unico, con la piattaforma camerale abbiamo avuto 700 domande approvate in un anno, 28 miliardi di investimenti e 35 mila posti di lavoro. Un risultato importante, soprattutto per il Sud”, ha concluso.
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