Manutenzione stradale, il Mit ripristina i fondi per le Province

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Dopo una riunione con rappresentanti del Dicastero dell'Economia, di Upi e Anci, è stata comunicata la rimodulazione delle risorse. 350 milioni da spendere nel 2025 e nel 2026

Luca Palladino

4 giugno - 18:03 - MILANO

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di dare piena disponibilità alle Province riguardo la manutenzione delle strade e ripristinare così le vecchie risorse per il 2025 e per il 2026 in fase di conversione del Decreto Infrastrutture. Questo quanto emerso dalla riunione tra il vicepremier Matteo Salvini, i rappresentanti del Ministero dell'Economia, dell'Upi (Unione delle Province d'Italia) e dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Questa rimodulazione delle risorse "conferma lo spirito collaborativo e concreto da sempre proclamato dal vicepremier e ministro Matteo Salvini", ha annunciato in una nota il Mit. Quest'incontro ha chiarito anche che quanto stabilito con la legge di Bilancio e il Decreto legge Milleproroghe rifletteva bassi livelli di spesa, come monitorato dal Governo. Il taglio dei fondi, pari al 70% delle spese già programmate per la manutenzione stradale, era stato deciso lo scorso 21 maggio, ma aveva sollevato numerose polemiche per la possibilità che il risparmio totale di 1,7 miliardi di euro venisse spostato sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

fondi per il 2025 e per il 2026

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Durante il tavolo interno il Mit ha confermato la volontà di ripristinare le risorse per l'anno in corso e per il prossimo, per un totale di 350 milioni di euro, destinati all'inizio a opere di manutenzione come la sistemazione dell'asfalto, la riparazione della segnaletica e la messa in sicurezza di ponti, viadotti o gallerie. Però ha anche deciso di fissare termini più stringenti per l'affidamento dei lavori e la relativa rendicontazione. Così gli enti più virtuosi potranno avviare o proseguire i loro interventi. Salvini ha anche colto l'occasione per ribadire che neanche un centesimo della rimodulazione sarebbe stato destinato al Ponte sullo Stretto. "Ristoreremo i fondi per il 2025 e il 2026, ma dovranno essere spesi. La nuova norma di contabilità prevede che i soldi che mi dà il Ministero dell'Economia li giro agli enti locali, ma se non vengono spesi tornano indietro", ha aggiunto il vicepremier. Ci sarà l'obbligo di "rispettare scadenze tassative" ed "evitare che le risorse vadano perdute".

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