Il Welfare aziendale "è un mercato in
grande espansione in Italia, paese che finalmente ha capito la
sua importanza" come si vede anche "dai recenti rinnovi dei
contratti collettivi" che prevedono aumenti di questa voce.
Speriamo ora che "anche le misure previste in Manovra vadano
nella direzione di favorirlo e diffonderlo ulteriormente". Così
Andrea Guffanti general manager di Coverflex, una piattaforma
digitale che permette alle aziende di gestire il welfare
aziendale consentendo ai dipendenti di scegliere come spendere i
loro benefit.
"La preferenza dei dipendenti - aggiunge - resta quella per
buoni benzina, buoni pasto/spesa e buoni acquisto ma stanno
crescendo anche altre voci come l'assistenza sanitaria, il
congedo parentale, i viaggi e il supporto psicologico, sul quale
sta venendo meno lo stigma degli scorsi anni".
Per il manager, che ha un passato in Satispay, "le aziende
non devono comunque pensare al welfare come sostituto
all'aumento della retribuzione" ma come un valido supporto ai
propri dipendenti. Ora "guardiamo con interesse alle ipotesi in
Manovra di alzare la soglia esente da 8 a 10 euro per i buoni
pasto o di aumentare i fringe benefit esentasse" anche se fra le
norme "c'è, questa volta in controtendenza, la possibilità di
ridurre l'aliquota dell'imposta sostitutiva dei premi di
risultato".
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7 ore fa
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