Tutti grandi giocatori accomunati da un contratto che sta per scadere: ecco le strategie sul mercato dei diversi club
Evidentemente i loro giorni non sono tutti uguali. E la loro immagine sale e scende come in una giostra impazzita. Da buoni a cattivi in un attimo: e viceversa. Come se tutto dipendesse esclusivamente dalle loro scelte. Cosa li accomuna? Un contratto in scadenza alla fine della stagione alle porte. Da qui l’esigenza delle società di metterli in vendita se non si riesce a trovare un’intesa per un futuro insieme a medio termine.
casa milan
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Prendiamo il caso di Theo Hernandez, croce e delizia rossonera che dopo il no ai sauditi era pronto a firmare per l’Atletico Madrid. Invece tutto è andato a rotoli e ora il Milan si vede costretto ad usare il pugno duro con lui. Tutta colpa di quel contratto in scadenza tra poco più di 12 mesi. E senza un rinnovo in via Aldo Rossi hanno l’urgenza di trovare un acquirente, visto che di rinnovo non si parla più. Una tutela per il club, un cappio al collo per l’intera estate. Sì, perché se il mancino francese non dovesse trovare una nuova sistemazione, allora, si aprirebbe un caso diplomatico non indifferente. Sempre a casa Milan Mike Maignan si trova in una situazione simile.
Anche per lui non si parla più di rinnovo e la trattativa per cederlo al Chelsea si è arenata di fronte ad un’offerta non ritenuta adeguata da Tare. Erano i giorni in cui i vertici rossoneri già si guardavano intorno a caccia di un sostituto. Poi, il colloquio tra il nazionale francese e Max Allegri ha riportato il sereno: il caso appare rientrato. Ma sino a quando? La realtà è che l’a.d. Giorgio Furlani non può incassare la soluzione a parametro zero, come era avvenuto in passato per Donnarumma e Kessie. Logico, dunque, prevedere che quella del tecnico livornese sia una tregua per la ragion di Stato. Se dovessero arrivare offerte ragionevoli, è facile prevedere che il futuro di Maignan possa cambiare in fretta.
più vicini
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Sembra aver imboccato una strada diversa, invece, l’estremo difensore della Roma, il serbo Mile Svilar. Un mese fa la rottura su quel breve legame sino al 2026 appariva conclamata. Proprio Allegri lo aveva indicato, infatti, sia al Napoli che poi al Milan. Nelle ultime settimane, però, l’opera di riconciliazione patrocinata da Claudio Ranieri ha portato ad effetti positivi. In settimana pare proprio che Svilar prolungherà con i giallorossi con una firma lunga e importante. In questo caso il lieto fine è addirittura spettacolare, visto che arriva per tempo e con la reciproca volontà di tenere fede ai patti.
tutto aperto?
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Alla Juve sta vivendo momenti ben differenti l’altro nazionale serbo Dusan Vlahovic. I suoi agenti hanno da tempo interrotto i dialoghi con il club per irrobustire quel legame ormai ai minimi termini. Nelle ultime ore, in vista del Mondiale per Club, Igor Tudor ha provato a smuovere le acque, facendo capire al giocatore che ci tiene molto ad averlo a pieno regime anche per il futuro. Una linea di credito tecnica è importante, un’iniziativa che ha del positivo: soprattutto perché Dusan nell’ultima stagione ha patito certe situazioni.
Basterà, però, questo coinvolgimento per raddrizzare tutto? Come al solito molto dipenderà dalle opportunità che il mercato presenterà da luglio in poi. Sì, perché nel suo caso c’è la spina di quell’ingaggio che supera i 10 milioni netti. E l’ipotesi di prolungare a quelle cifre non è contemplata dalle linee programmatiche legate al risanamento della Juventus.
pericolo
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Anche a Napoli aspettano con curiosità il ritiro per la nuova stagione. Che parte reciterà Victor Osimhen quest’estate? Tutti sanno che ha intenzione di cercare una sistemazione al top. Per questo ha detto no sia al Galatasaray che all’Al Hilal e ciò ha indispettito non poco Aurelio De Laurentiis. Il mondo intero sa che il proprietario del club azzurro chiede 75 milioni per il suo cartellino e intende venderlo solo all’estero. Nel frattempo è nato un braccio di ferro silente, considerato che il nigeriano aveva già avviato i contatti con la Juventus, convinto di chiudere con i bianconeri. Ebbene, la fermezza dei vertici napoletani ha respinto sinora quell’ipotesi. Nel frattempo, però, Osimhen potrebbe finire a parametro zero, con la possibilità di accordarsi già nel prossimo gennaio senza l’onere del costo del cartellino. Ora come ora appare un finale forzato, anche se va messo nel conto un periodo all’insegna delle turbolenze. L’anno scorso Victor cambiò maglia solo al suono del gong: stavolta i campioni d’Italia sperano che la campanella suoni molto prima.