Senza il francese San Antonio ha avuto un record di 9-3. E stanotte si gioca l'Nba Cup contro i Knicks
Oltre Wembanyama c’è di più. Gli Spurs, i giovani e sorprendenti Spurs finalisti di Nba Cup, capaci di eliminare gli Oklahoma City Thunder dominatori di questo inizio di stagione, stanno crescendo in fretta. Oltre le aspettative, forse. Oltre le prodezze del lungo francese, sicuramente. In Texas hanno messo assieme un contorno funzionale alla chiamata n.1 del Draft 2023 per caratteristiche e stile di gioco, un cast di supporto intrigante e futurista capace di brillare di luce propria quando Wemby è stato fuori 12 partite per l’infortunio al polpaccio sinistro. Il record parla chiaro: 9 vinte e 3 perse. Stephon Castle è il nome di spicco, ma pure De’Aaron Fox, Darius Vassell, Dylan Harper e Julian Champagnie, con la sponda dei veterani Harrison Barnes, Luke Kornet e Kelly Olynyk, hanno fatto meraviglie. Progressi così repentini che viene spontaneo, guardando avanti, immaginare una rivalità tra Oklahoma City e San Antonio che possa dettare legge nel Far West. Tutto inizia e finisce col 21enne Victor Wembanyama, questa la base in una lega di stelle, il sistema funziona così e i neroargento si augurano che finalmente possa restare in salute. Però nella città dell’Alamo si torna respirare aria di vertice, profumo di vittoria come ai tempi di Duncan e Ginobili, Parker e Leonard, perché oltre a Wemby c’è di più. Molto di più.









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