"Noi abbiamo bisogno di una
politica di pace. Questo è un tempo pericoloso, in cui la guerra
ci minaccia sempre più da vicino. Quindi chiediamo a ciascuno
dei partecipanti alla Marcia PerugiAssisi di telefonare alle
persone che hanno votato alle ultime elezioni politiche per
chiedere loro: 'Cosa state facendo per la pace?'": è la
sollecitazione espressa dal presidente della Fondazione
PerugiAssisi, Flavio Lotti, in una conferenza stampa a Perugia,
nel corso della quale ha fatto un bilancio dell'evento appena
trascorso che ha definito "una giornata straordinaria di cui
possiamo e dobbiamo essere tutti molto orgogliosi" e ha indicato
i prossimi impegni in cantiere.
Fra questi, "tornare in tanti a Gerusalemme", rafforzare le
reti per la pace (quella degli enti locali, quella della scuola,
fra le altre), il progetto "Sbellichiamoci" rivolto ai più
piccoli e avviare una sorta di "Giro d'Italia per la pace",
portando nelle diverse città la lampada di San Francesco.
"Noi abbiamo bisogno di costruttori di pace - ha affermato
ancora Lotti - e per fare questo dobbiamo contare sulle nostre
forze. Dobbiamo chiederci: 'Cosa possiamo fare noi?'".
"Continueremo a lavorare insieme - ha spiegato - con tutti
quelli che hanno partecipato alla Marcia. Abbiamo anche lanciato
la proposta di una convenzione europea per la pace, mettendo
insieme, a Bruxelles, tutti quelli che vogliono lavorare per la
pace".
La Marcia - ha quindi spiegato Lotti - è servita "a riempire
la nostra mente e il nostro cuore di quelle energie positive che
ci servono a fare pace anche quando il pericolo della guerra si
sta avvicinando".
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