Ottant’anni di storia e innovazione, passando per modelli che hanno segnato la storia del nostro Paese e quella della casa di Mandello. California 1400 e V85TT Guardia d’Onore le punte di diamante attuali
La scorta d’onore in moto per il presidente della Repubblica e per i capi di Stato esteri in visita è un delicato compito di rappresentanza e sicurezza affidato al Reggimento Corazzieri, unità speciale dell’Arma dei Carabinieri. Oggi viene svolto in sella a splendide Moto Guzzi California 1400. Moto che portano in dote specifiche tecniche e personalizzazioni richieste proprio dal Reggimento, in virtù del delicato incarico per cui vengono utilizzate e della particolare conformazione dei militari che le impiegano nei servizi di scorta.

Moto Guzzi California 1400
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La Moto Guzzi California 1400 del Reggimento Corazzieri si differenzia dalla versione di serie per alcune modifiche, tra cui: una diversa triangolazione sella-pedane-manubrio, realizzata per accogliere l’imponente stazza del Corazziere; lo stemma del Reggimento metallico, inserito a rilievo sul parafango anteriore e nelle valigie laterali; l’incisione “Serie Corazzieri” accompagnata dal numero progressivo della moto su una piastra nei riser manubrio, che la identifica tra le uniche 20 al mondo costruite per il Reggimento; la scritta Corazzieri sul plexiglass anteriore; la sella completamente nera; le varie dotazioni da moto in servizio per l’Arma dei Carabinieri, quali gli indicatori luminosi accessori, sirene bitonali ed apparati di comunicazione radio.
Una storia lunga 80 anni
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Ma prima di arrivare alla California 1400, se ne sono viste di altre Guzzi in mano ai Corazzieri. Il matrimonio tra la casa motociclistica italiana e le guardie del presidente va infatti avanti senza soluzione di continuità dal 1945, quando il primo degli 11 modelli che hanno accompagnato Moto Guzzi in questa avventura entrava ufficialmente in servizio. Dal 1945 al 1952 si susseguirono le Moto Guzzi Alce, Super Alce ed Astore. Poi, nel 1952, debuttò un modello storico per Moto Guzzi, il Falcone, che accompagnò per quasi due decenni le guardie del presidente nei servizi di scorta, evolvendosi costantemente per essere maggiormente performante e al passo con i tempi, anche attraverso aggiornamenti tecnici derivanti dalle competizioni.
La nascita della V7 Special
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Arrivati a metà degli Anni 60, il rallentamento dello sviluppo del Falcone iniziò ad essere evidente, specie confrontandolo con i progressi tecnologici in campo auto che invece acceleravano a vista d’occhio. Anche in virtù delle necessità specifiche dei Corazzieri, Moto Guzzi decise così di intervenire cogliendo una nuova sfida. Si narra, infatti, che proprio in questo momento storico il comandante dei Corazzieri scrisse di suo pugno a Moto Guzzi chiedendo di sviluppare un modello maggiormente performante e soprattutto armonioso con le forme e le dimensioni dei Corazzieri. Per militari sopra il metro e novanta, che spesso superano i due metri d’altezza, occorreva una moto che portasse in dote anche caratteristiche tecniche e prestazionali avanzate, in grado di adempiere al delicato incarico. Un intenso sviluppo da parte di Moto Guzzi, dedicato ad aderire anche alle richieste dei Corazzieri, permise alla casa di Mandello di proporre al pubblico, nel 1967, la Moto Guzzi V7 Special, un modello in grado di tagliare in modo netto con il passato attraverso, appunto, nuove abbondanti forme ed uno schema motoristico costruttivo diverso da tutti gli altri. Dotata di un motore bicilindrico a V trasversale di grossa cubatura (703 cc) progettato dall’ingegnere Giulio Cesare Carcano, la Moto Guzzi V7 Special fu capace di prestazioni non estreme ma comunque brillanti grazie ai suoi 40 Cv. La nuova architettura motoristica si dimostrò straordinaria per razionalità e robustezza, tanto che grazie a questo modello nacque il mito del bicilindrico trasversale che identifica ancora oggi le Moto Guzzi in tutto il mondo e che le rende diverse da ogni altro produttore. La V7 Special venne scelta dai Corazzieri che la utilizzarono dal 1968 al 1975, anno in cui venne sostituita con la V1000 Convert, la cui storia durò un decennio in servizio.
L’era California e la V85TT Guardia d’Onore
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Nel 1985 iniziò l’epoca delle California che, in varie declinazioni e versioni, affianca il Reggimento Corazzieri ancora oggi. Durante le scorte ai capi di Stato, sono le Moto Guzzi California 1400 a dominare la scena con le imponenti forme e le pregiatissime cromature, mentre un altro modello della casa di Mandello, la Moto Guzzi V85TT Guardia d’Onore (con richiami specifici alle moto di scorta al presidente) viene utilizzato durante l’addestramento tecnico ed il perfezionamento alla guida dei militari chiamati a scortare in moto il capo dello Stato. Si tratta di un modello di libera vendita (e che Gazzetta Motori ha provato) che rende onore alle moto dei Corazzieri e alla storica partnership tra queste due realtà, prossima al traguardo degli 80 anni di storia. Una moto maggiormente snella e maneggevole rispetto alla California, che ben si presta ad addestramenti specifici dei militari chiamati a performare in contesti particolari e molto diversi tra loro.

Moto Guzzi V85TT Guardia d’Onore
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Allestita anch’essa come moto in servizio per l’Arma dei Carabinieri, la V85TT Guardia d’Onore viene utilizzata dal Reggimento per addestramenti legati a tecniche di guida sicura ma anche di pronto intervento. I Corazzieri motociclisti devono essere capaci di restare in perfetto equilibrio a velocità ridottissime, o di intervenire in caso di necessità con tutta la celerità possibile, ma può anche diventare necessario per motivi legati al servizio, come viaggiare a velocità elevate. Pertanto, l’addestramento è costante e realizzato attraverso un protocollo specifico e affidabile, in sella alle V85TT alternate alle California 1400 a seconda delle necessità. Agile nello stretto e dotata di un ottimo handling durante la guida, la V85TT è un mezzo efficace in mano a motociclisti non ancora molto esperti potendo contare su un equilibrio complessivo non comune, ma capace di ottime performance di guida quando utilizzato da motociclisti competenti. Attraverso questo modello, i Corazzieri hanno potuto implementare delle tecniche di addestramento anche su fondi particolarmente difficili ed in fuoristrada, utili al perfezionamento del controllo della moto in situazioni di grip ridotto.
Modalità d’azione
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Tutti gli addestramenti sopra descritti sono volti a farsi trovare pronti e allenati ai vari servizi ufficiali, sempre diversi tra loro e nei quali i militari non possono concedersi alcuna sbavatura o imperfezione. Per gli spostamenti del presidente della Repubblica e dei capi di Stato esteri, infatti, il pacchetto scorta è tarato in base al relativo protocollo, che può prevedere quattro o otto motociclisti. In caso di presentazione delle lettere credenziali dei nuovi Ambasciatori esteri al presidente della Repubblica, il servizio di scorta in moto prevede due sole unità, mentre in caso di parate militari si arriva all’impiego di 12 motociclisti, che diventano 18 soltanto in occasione della delicata cerimonia di insediamento del presidente della Repubblica a palazzo del Quirinale.
storia e futuro
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Il Reggimento Corazzieri è una realtà relativamente silenziosa che fa del costante addestramento e della disciplina il proprio obiettivo quotidiano, nonché della ricerca continua della perfezione il proprio centro di gravità, sia in moto, che a cavallo, che nei vari servizi di rappresentanza e sicurezza. Nella sinergia con Moto Guzzi, i Corazzieri possono contare su un partner ideale, attento ad ogni esigenza e sempre pronto a collaborare per possibili sviluppi e/o necessità. Insomma, l’obiettivo è migliorare ed innovare costantemente, senza allontanarsi da quella tradizione che contraddistingue il Reggimento Corazzieri come Moto Guzzi: una costante essenziale quando si tratta del servizio di scorta alla più alta carica dello Stato.