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Conrad McRae, stella dei playground di New York, proverbiale schiacciatore in Europa, provava a entrare nella Lega e aveva anche ottenuto un contratto a Denver, poi prima di una partita svenne. E cominciò un calvario....
Massimo Oriani
14 ottobre - 13:15 - MILANO
Eppure lo sapeva. Era conscio che ogni salto, ogni corsa, ogni schiacciata, ogni tiro, avrebbero potuto essere gli ultimi della sua vita. Ma a Conrad McRae non importava. La vita va vissuta, al diavolo la paura. Che senso avrebbe avuto andarsene dopo aver passato un'esistenza vuota, magari rannicchiato su un divano ad ascoltare ogni battito del suo enorme ma fallace cuore. Anche se a dire il vero non lo ha mai ingannato. Gli ha sempre detto "Stai attento, non abusare di me". Ma lui non lo ha mai ascoltato. Sino a quando non ha smesso di mandargli messaggi. E di battere.