I gol di Williams e Merino nel primo tempo, la doppietta dell'asso del Barça e la rete di Pedri nella ripresa asfaltano i Bleus, che sfiorano la rimonta incredibile con Mbappè su rigore, Cherki, l'autorete di Vivan e il timbro di Kolo Muani. Ultimo atto tutto iberico all'Allianz di Monaco domenica alle 21
dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci
5 giugno - 23:07 - MADRID (SPA)
È sempre più la Spagna di Lamine Yamal. In attesa di compiere i 18 anni (13 luglio) il minorenne del Barça ha segnato due gol nell’assurdo 5-4 della Roja alla Francia. La nazionale di Luis De la Fuente, campione d’Europa nel 2024, domenica a Monaco contro il Portogallo nella finale iberica difenderà il titolo di Nations League conquistato nel 2023. La Spagna allunga a 19 la serie di partite senza sconfitte e si gode il suo golden boy coi capelli tinti di biondo, l’apparecchio e ancora senza patente, ma il finale in apprensione dopo aver dominato la partita, la Roja era sul 5-1 fino al 78’ deve far riflettere De la Fuente.
le scelte
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Il ct spagnolo ha scelto la copia di centrali che gli ha fatto superare i quarti contro l’Olanda, il francese Le Normand e l’olandese Huijsen con il 18enne Cubarsì in panchina. In mezzo Mikel Merino e non Fabian Ruiz, davanti Oyarzabal e non il capitano Morata. Deschamps senza paura: dentro tutte le sue frecce, i campioni d’Europa Dembélé e Doué con Olise e capitan Mbappé sostenuti da Manu Koné, uno dei 4 giocatori della Serie A titolari tra i Bleus, e Rabiot, che in Italia potrebbe tornarci presto.
fischi e traversa
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Pioggia di fischi per Cucurella ogni volta che tocca il pallone: il difensore del Chelsea in Germania è odiato per l’episodio della mano in area non fischiata nel quarto di finale di un anno fa. A livello di gioco la gara è aperta e piacevole, con la Francia che si dispera per la traversa scheggiata da Theo Hernandez con un sinistro dal limite (12’) e la Spagna che in 3 minuti assesta un terribile uno-due. Il protagonista è inatteso: il basco Mikel Oyarzabal. L’attaccante della Real Sociedad riceve da Lamine Yamal e sul dischetto del rigore, spalle alla porta, resiste alla carica da dietro di Konate e scarica su Nico che col mancino batte Maignan (22’). Un attimo dopo Oyarzabal scodella un assist perfetto per Mikel Merino che di destro piazza la palla all’angolo per il 2-0 (25’).
merino story
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Che storia quella dei Merino a Stoccarda. Nel novembre del 1991 Angel, padre di Mikel, segnò un gol in questo stadio con la maglia dell’Osasuna. Nel settembre del 2020 il figlio ha debuttato qui con la Spagna. L’anno scorso ha segnato il gol che nei quarti ha eliminato la Germania padrona di casa dall’Europeo. Stasera, altra rete pesante. Stoccarda è la città feticcio di questa famiglia navarra. La reazione della Francia, timida, è stata arginata da Unai Simón, bravo a stoppare i tiri di Doue e Dembélé. E prima della pausa è stata annullata per un fuorigioco millimetrico la rete più bella della notte: assist di Lamine Yamal per Pedri che di testa ha servito Huijsen: magnifica girata ma offside di Pedri.
goleada spagna
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Il terzo gol della Spagna arriva poco dopo la pausa, seguito dal quarto tempo una manciata di secondi. Rabiot stende Lamine Yamal lanciato da Nico in area e il ragazzino terribile del Barça nonostante la presenza di un rigorista finissimo come Oyarzabal prende la palla, palleggia come se fosse nel cortile di casa sua a Rocafonda mentre Maignan fa di tutto, senza alcun risultato, di innervosirlo e segna con straordinaria tranquillità (54’) il primo rigore della sua carriera da professionista. E un attimo dopo il pressing della Spagna, ancora su Manu Kone, porta al triangolo letale tra Pedri e Nico Williams col cervello del Barça che firma il 4-0 (55’). Tre le due reti sono passati 99 secondi. In un momento di frenesia della gara Pedro Porro tocca Mbappé in area col francese del Madrid che cade fulminato, poi si rialza e dal dischetto batte Unai Simón per spezzare un digiuno che in nazionale durava da 7 partite, record negativo per lui (59’). Deschamps fa entrare Malo Gusto, Barcola e Cherki, ma incassa il quinto gol, di nuovo firmato Lamine Yamal: un sottile tocco mancino che fa fuori Maignan con Lenglet bruciato sull’assist di Pedro Porro (67’).
remontada sfiorata
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Dembélé, attivissimo, ha preso il palo, poi Cherki, entrato per lo spento Olise ha segnato con un bel sinistro al volo (79’) e un altro dei cambi di Deschamps, Malo Gusto, con un cross da destra ha portato Vivian all’autogol (84’) per offrire a una gara morta un finale decisamente vivo: Kolo Muani, entrato per Dembélé con problemi muscolari, ha sfiorato il gol e il pubblico francese ha creduto nella rimonta. Kolo Muani ha segnato di testa su cross di Cherki ma la remontada non si è concretizzata. Come un anno fa a Monaco nella semifinale dell’Europeo, all’ultimo atto ci va la Spagna. Allora fu 2-1, stavolta 5-4, in entrambi i casi, Lamine Yamal in copertina.