La protesta a Più Libri, stand coperti domani alle 15

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 Ora X: le 15. È il momento in cui domani alcune case editrici (più l'Arena Repubblica Robinson) copriranno i loro volumi o i loro stand a Più Libri Più Liberi per mezz'ora. L'obiettivo è ribadire il loro no alla presenza in fiera di Passaggio al Bosco in fiera, l'editore che da giorni è sotto gli occhi di tutti per via del suo catalogo di titoli legati a fascismo e nazismo. Tant'è che questa è solo l'ennesima puntata di una polemica che sembra non finire, coinvolgendo la politica quanto gli intellettuali.
    Primo tra tutti Corrado Augias. Anche lui, dopo Zerocalcare, oggi ha scelto di sfilarsi dalla fiera. Lo ha annunciato con una lettera aperta, pubblicata su Repubblica: "Non ho nulla in contrario all'esistenza di un editore di dichiarate simpatie neonaziste, non vado a imbrattargli le vetrine, lo lascio tranquillo", ha scritto, "non voglio però avere nulla a che spartire con lui, nemmeno lo spazio". Loredana Lipperini, invece, ha detto che sarà agli incontri in cui è prevista la sua presenza come moderatrice, ma al posto della presentazione del suo libro, 'Mozart in rock' (Edizioni Tlon), inviterà "editori, autori e autrici, lettori e lettrici e pure commentatori da social a discutere esattamente di quel che si è detto in questi giorni".
    Nel frattempo, il contatore che indica il numero di firme sulla petizione partita dalla lettera di oltre 80 autori all'Aie continua a salire: stasera ha superato i 24mila nomi.
    Di diversa opinione Giancarlo De Cataldo, che si è detto "contrario a tutte le forme di censura" e ha invitato a "conoscere anche le cose ripugnanti, non foss'altro per confutarle". Analogo il parere di Marcello Fois, per il quale "questa sconosciuta e ignobile casa editrice fascista non avrebbe potuto avere migliore sponsor dei progressisti: come al solito, siamo i punitori di noi stessi". E, ha ironizzato, "l'anno prossimo la promozione me la faccio fare così".
    Sono entrati nel dibattito anche alcuni esponenti del Parlamento, presenti oggi alla Nuvola. "Sono assolutamente d'accordo con l'Aie, che ha ribadito che il vero pluralismo è non censurare - ha sottolineato Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera -. Aggiungerei, con una certa provocazione, che censurare è un atto fascista". Mentre la deputata dem Irene Manzi, presente allo stesso panel, ha puntualizzato che "il pluralismo deve uniformarsi ai valori della nostra Costituzione, che resta antifascista", ma ha accolto"le dichiarazioni di Aie sul riscrivere insieme le regole".
    In serata, le sezioni romane di Partito democratico e Giovani democratici hanno protestato davanti al convention center. Sullo striscione, la scritta "Più Libri Più Liberi… Dal fascismo".
   

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