La libreria Lello di Porto espone l'ultimo dei suoi acquisti: la personale raccolta di libri appartenuti a Amy Winehouse, la grande cantante inglese scomparsa nel 2011 a 27 anni. Si tratta di circa 200 volumi che si affiancano ora alla collezione di edizioni rare e manoscritti già esposti nelle sale dell'antica libreria, aperta nel 1906 dai fratelli José e António Lello, uno dei luoghi più visitati dai turisti a Oporto grazie all'affascinante architettura di Francisco Xavier Esteves, il quale concepì un originale impasto di neogotico e Art Nouveau, con facciata merlettata, vetrate colorate, soffitti arabescati e una stupefacente scala cremisi all'interno.
La collezione di Amy Winehouse raccoglie i suoi libri personali, da "Il giovane Holden" di J. D. Salinger, letto all'età 12 anni, fino alla copia di "La piccola bottega degli orrori", musical che interpretò quando frequentava la Susi Earnshaw Theatre School di Londra. "Non abbiamo comprato la collezione per il suo valore storico, ma per ciò che rappresenta", dice Aurora Pedro Pinto, attuale amministratrice della libreria, "cioè, un'artista che nei libri ha trovato rifugio, ispirazione e una voce al di là della musica. Rendendola accessibile al pubblico, riaffermiamo la nostra missione di dimostrare, in modo inaspettato e insolito, il potere che hanno i libri di definirci e di accompagnarci".
E molti di quei libri mostrano tracce di uso intenso, con macchie di caffè, cera di candela e persino segni di schizzi d'acqua, forse il risultato della sua abitudine di leggere nella vasca da bagno. Fra tutti, spicca la copia di "Killing Yourself to Live", saggio di Chuck Klosterman dedicato ai luoghi in cui sono morte alcune delle più grandi leggende del rock e nelle cui pagine Amy Winehouse ha lasciato un bacio con il rossetto rosso.
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