Arnautovic e Frattesi lanciano i nerazzurri, poi Solet accorcia nel finale con un gran gol. Decisivo lo svizzero, poi espulso il tecnico nerazzurro per proteste
Se è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera, allora Inzaghi può sorridere. Perché l’Inter avvia il terribile ciclo di aprile - una partita ogni 3 giorni esatti tra Serie A, semifinali di Coppa Italia contro il Milan e quarti di Champions col Bayern - vincendo, ma con una versione di sé stessa tornata "pazza" nel secondo tempo. A San Siro finisce 2-1 una partita strana e a tratti realmente folle, controllata per larghissimo tempo dalla squadra di Inzaghi ma diventata pericolosissima nel finale dopo i cambi dell’allenatore nerazzurro. Decidono i centri di Arnautovic e Frattesi, dell’obiettivo nerazzurro Solet il gol bianconero. La paura finale servirà da monito per il futuro, perché dopo un primo tempo in totale controllo e pure una mezza ripresa tranquilla, la squadra ha decisamente rischiato di vanificare una prestazione praticamente perfetta fino a 20’ dalla fine. Il Napoli, impegnato in serata al Maradona contro il Milan, adesso è cacciato almeno per un paio d’ore a -6 e la pressione torna a spostarsi tutta su Conte.
seconde linee a chi?
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Sembrava giocasse nel cortiletto di casa: colpi di tacco, sponde, idee. È Marko Arnautovic (ma non solo) il protagonista della sfida. Gol dopo 12’, imbucate, in una parola qualità. L’ex Bologna avrà risolto il problema vice ThuLa? A guardare l’ultimo mese e mezzo, la risposta è sì. Perché prima del graffio a sbloccare la sfida con la squadra di Runjaic, l’austriaco aveva inciso già contro Fiorentina, Lazio e Monza. Il silenzio di San Siro - protesta del secondo anello nei primi 20’ - non complica i piani di Inzaghi, bravo a sfruttare tutti i recuperi post sosta nazionali: il tecnico nerazzurro lascia inizialmente in panchina Barella (180’ per lui in Nations League) rimpiazzandolo con Frattesi, che contro l’Udinese si trasforma, torna incisivo e graffiante. Prima il gol lo sfiora soltanto colpendo il palo, poi lo ritrova con un inserimento dei suoi su splendido invito di Dimarco. Altra grande notizia per l’Inter, il ritorno dell’esterno, subito decisivo con due assist dei suoi. Frattesi invece ha trovato il 5° centro in carriera contro l’Udinese, ripetendosi dopo quello dell’andata arrivato in 43’’ con la specialità della casa. Come dopo una quarantina di secondi era arrivata la prima chance nerazzurra, un destro sull’esterno della rete di Calhanoglu solo ad illudere il pubblico. L’unica occasione per l’Udinese piove sulla testa di Lucca al 35’, lasciato solo in area: l’obiettivo dell’Inter però spreca indirizzando centralmente, preciso tra le braccia di Sommer.
controllo e paura
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Nel secondo tempo Runjaic prova a scuotere l’Udinese calando subito l’asso Iker Bravo, ma la squadra bianconera si lascia imballare ancora dal possesso palla nerazzurro. E a sfiorare il gol è ancora l’Inter, con Dimarco che si accentra e calcia forte poco sopra la traversa. Ma la partita si mette esattamente come sperava Inzaghi, e allora ecco l’opportunità di gestire le forze in vista di un aprile infuocato: fuori Arnautovic, Dimarco, Calhanoglu e Frattesi, minuti per Correa, Bisseck, Asllani e Barella. Ma per capovolgere il mondo basta un attimo, oltre a qualche sostituzione. E se nella lista dei desideri di mercato nerazzurri sono sottolineati i nomi di Solet e Lucca, un motivo ci sarà. Al 72’ Sommer rinvia, il centrale bianconero addomestica addirittura col petto a centrocampo approfittando del pressing nullo di Correa e si lancia fino al limite dell’area Inter. Bomba, gol e tutto riaperto. L’Inter incassa lo schiaffo e rischia di sbandare, perché 180 secondi dopo il 2-1 l’Udinese sfiora addirittura il pari: palla dentro per Lucca lasciato completamente solo da Bisseck - entrato malissimo -, girata di testa perfetta ma Sommer si mette il mantello e cancella il 2-2. La spinta dell’Udinese aumenta, tensioni e paure nerazzurre pure. Il finale diventa incandescente. A tempo scaduto - 92’ - i protagonisti sono ancora i due di prima: Sommer e Solet. Destro da dentro l’area del difensore francese, altro miracolo clamoroso del portiere svizzero. Inzaghi si infuria per un fallo non fischiato in mezzo al campo, viene espulso ma continua a protestare. L’Udinese prova l’ultimo assalto, ma al 97’ Chiffi fischia tre volte. Un’Inter a due facce vince e vola.