L'Inter è atterrata a Los Angeles: quartier generale a Beverly Hills. Oggi il primo allenamento

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Clima teso negli Usa, un evento pubblicitario dei nerazzurri è stato cancellato per ragioni di sicurezza. Chivu allenerà i suoi sui campi di UCLA, che ha forgiato campioni come Kareem Abdul Jabbar a Jimmy Connors

Dodici ore e 20 minuti per cambiare continente, prospettiva, trofeo. Più di mezza giornata per planare oltre l’Oceano e ripartire, finalmente, dopo le macerie bavaresi e lo shock della fuga saudita di Inzaghi. Il volo della nuova Inter di Cristian Chivu diretta verso il Mondiale per club ha riempito per intero questo mercoledì: l’aereo charter è partito dallo scalo “prime” di Malpensa dedicato ai voli privati alle 11 ed è regolarmente arrivato al Los Angeles AirPort alle 14.20 ora della California, le 23.20 italiane. A quel punto il gruppo squadra si è trasferito con il bus nerazzurro nell’hotel a cinque stelle in zona Beverly Hills che ospiterà tutti per una settimana: sarà il quartier generale interista in vista della prima partita della nuova competizione FIFA contro i messicani del Monterrey, che si disputerà allo stadio Rose Bowl di Pasadena nella notte tra il 17 e il 18 giugno, esattamente alle 3 italiane. Poi ci si sposterà a Seattle. 

caldo e tensioni

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Ad accogliere l’Inter, una Los Angeles senza una nuvola e con trenta gradi avvolgenti, ma sempre più scossa dai disordini concentrati nell’area di DownTown per le proteste contro i blitz anti-migranti. Sono stati spediti da Trump 2000 uomini della Guardia Nazionale e 700 Marines: il clima è teso, non a caso un evento pubblicitario dei nerazzurri è stato cancellato per ragioni di sicurezza e un altro è in forte dubbio. La squadra passerà le prossime ore a riposarsi in albergo, cenare e, in generale, adattarsi al nuovo fuso orario. Oggi alle 11 è previsto il primo allenamento nei campi di UCLA, mitologica università californiana, tempio dello sport americano che ha forgiato campioni di ogni disciplina, da Kareem Abdul Jabbar a Jimmy Connors. A disposizione dell’Inter un rettangolo verde doppio rispetto alla normale dimensione di un campo di calcio, una palestra dentro a una tensostruttura e una piscina attrezzata: non è servito imbarcare troppo materiale da lavoro, ma solo alcune attrezzature più tecniche. 

la squadra

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Dall’Italia ha, comunque, volato una larga fetta del gruppo squadra impegnato in questa coda anomala di stagione, a partire dallo staff tecnico non ancora riunito per intero: mancava il fresco vice di Chivu, Aleksandar Kolarov, che ha sostituito in extremis l’allenatore inizialmente prescelto nel ruolo di secondo, Giovanni Martusciello. Il 52enne di Ischia è stato impossibilitato a firmare solo a causa di alcuni cavilli burocratici con la Salernitana, la squadra con cui è ancora sotto contratto. Non c’era, per il momento, neanche Stefano Rapetti, il preparatore dell’era Mou riportato a casa, che sta risolvendo il contratto con il Fenerbahce. Unico dirigente in volo, il vice direttore sportivo Dario Baccin, mentre il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio arriveranno nei prossimi giorni. Tra i giocatori in aereo, tutti quelli che hanno iniziato ad allenarsi da lunedì ad Appiano: i tre portieri Sommer, Martinez, Di Gennaro, poi Acerbi, Darmian, Palacios (tornato dall’infelice prestito al Monza), Mkhitaryan, il talentino sfortunato Valentin Carboni, più i due infortunati Calhanoglu e Bisseck, quest’ultimo il più a rischio per le prime partite del Mondiale. Faranno entrambi terapie e un percorso a parte a UCLA. Alla voce guai muscolari, pure da monitorare quello alla coscia di Pio Esposito, imbarcatosi con il fratello Sebastiano: sul 19enne centravanti tornato da Spezia sono riposte grandi aspettative, per il presente e per il futuro. Pronto poi a essere inserito stabilmente in squadra uno dei due nuovi arrivati, il centrocampista croato Petar Sucic, al primo viaggio ufficiale da interista. Per un piccolo ritardo nel visto, l’altro neoarrivato, il brasiliano Luis Henrique, partirà solo venerdì alla volta di LA. Sul volo nerazzurro hanno comunque trovato posto anche i quattro nazionali azzurri, reduci dall’ultima esperienza in Nazionale con Luciano Spalletti allenatore: gli spremutissimi Dimarco, Bastoni, Barella, Frattesi non hanno praticamente mai riposato nel dopo Monaco, ma hanno comunque scelto di aggregarsi al gruppo e di evitare di partire in un secondo momento. A Los Angeles, però, potranno meritatamente staccare la spina per due giorni prima di riprendere ad allenarsi. A completare la compagnia californiana, anche cinque Primavera: Calligaris, Cocchi, Re Cecconi, Berenbruck e De Pieri. Gli altri big impegnati all’estero con le nazionali, da Lautaro a Thuram e Pavard, passando per Dumfries, Zielinski, Zalewski, Asllani, Carlos Augusto e Taremi, sono invece attesi qui venerdì.

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