Juve, non è solo colpa di Tudor: da Koop a Vlahovic eredita errori non suoi

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 Teun Koopmeiners of Juventus and Igor Tudor of Juventus reacts during the Serie A match between Juventus FC and FC Internazionale at  on September 13, 2025 in Turin, Italy. (Photo by Image Photo Agency/Getty Images)

lo spunto

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Alla vigilia della sfida di Como il tecnico croato aveva sottolineato come Fabregas abbia scelto tutti i giocatori presi dalla sua squadra, un modo per evidenziare la differenza con la sua gestione bianconera 

Alessandro Vocalelli

Opinionista

19 ottobre - 17:39 - MILANO

"Il Como è una finta piccola, ha investito tanto e i giocatori li ha scelti tutti l’allenatore, una bella cosa". Nelle pieghe di ogni intervista, di ogni conferenza, c’è sempre una frase chiave. E questa detta alla vigilia di Como-Juve, racchiude, più di ogni altra battuta di circostanza, la realtà in cui lavora Igor Tudor: che ha le spalle larghe, una pazienza infinita per accollarsi responsabilità che non gli appartengono - arrivando piuttosto da lontano - ma ha anche la qualità di essere molto sincero nel raccontare il proprio pensiero. Che, tradotto, non dev’essere molto lontano da questo: io sono contento naturalmente di allenare la Juventus, ma beato Fabregas che, a differenza mia, si ritrova una squadra costruita secondo le sue indicazioni. E anche se non lo dirà mai con questi toni, non si può negare che la Juve, questa Juve, che pure sta guidando con fermezza non sia però completamente la "sua" Juve. 

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