Juric: "Non firmo per un pareggio. Infortuni? Ne abbiamo più noi della Lazio..."

9 ore fa 1

Il tecnico prima della sfida contro i biancocelesti: "Voglio un De Ketelaere intenso. Scamacca deve ritrovare condizione. Dobbiamo essere più cinici e provare a rubare palla il prima possibile"

dal nostro inviato Matteo Brega

18 ottobre - 14:19 - ZINGONIA

Riparte il campionato e Ivan Juric ritrova molti elementi: De Roon rientra dalla squalifica, De Ketelaere, Zalewski e Scamacca tornano disponibili per la convocazione contro la Lazio. “Charles può giocare da prima punta - ha spiegato l’allenatore dell’Atalanta alla vigilia -, ma a me interessa che torni intenso, voglio ritrovare questo De Ketelaere da adesso in avanti. Scamacca deve ritrovare la condizione, passa ore e ore al centro sportivo per ritrovarla, pian piano lo reintrodurremo nelle partite. Cominciamo a concedergli minuti per far sì che torni più competitivo di quello che è adesso”. Un po’ di abbondanza dunque dopo un periodo di emergenza: “Però noi abbiamo più infortunati della Lazio se contiamo i recuperati completi - ha aggiunto Juric -. Non firmerei per un pareggio. Attenzione alla loro qualità e velocità”. La Dea di Juric sta affrontando le partite in un modo differente rispetto a come conoscevamo l’allenatore croato nel passato. “In passato ero sempre primo sui passaggi concessi, le mie squadre ne concedevano sempre meno - spiega -. L’idea resta quella di rubare palla il prima possibile, ma ho apprezzato anche quando la squadra si è abbassata e ha avuto pazienza per recuperare palla”.

FAMIGLIA

—  

In difesa torna Scalvini e dunque la domanda vira sulla possibilità di vedere comunque dal principio Ahanor. “Honest ha avuto spazio per emergenza, ma dopo si è preso il suo spazio per merito. Ha dimostrato di starci”. E davanti ci sono ancora margini di miglioramento per tutti. “Stiamo lavorando molto sul diventare più cinici e bravi in fase di conclusione”. Infine un rimando alla festa di venerdì sera per celebrare i 118 anni del club e la vittoria dell’Europa League. “A me la provincia piace, a Verona c’era lo stesso feeling, un amore allucinante verso la propria squadra. Si sente il senso della famiglia, mi fa sentire bene, ci si sente protetti”.

Leggi l’intero articolo