Va bene il percorso, ma quando si arriva in finale una sola cosa conta: "Le finali non si giocano ma si vincono è una frase perfetta. Perché se la perdi poi stai troppo male. Io ne ho fatte otto, qualcuna l'ho vinta e qualcuna l'ho persa. Quella di domani sarà la seconda con il Bologna ed è storica, anche perché vorrei che il mio Bologna venisse ricordato come i grandi del passato". Così l'allenatore Vincenzo Italiano carica il suo Bologna alla vigilia dell'ultimo atto di Supercoppa, in programma alle 20 ore italiane.
Sette mesi dopo il trionfo in Coppa Italia contro il Milan, la squadra rossoblù si gioca un altro trofeo: contro i campioni d'Italia del Napoli. C'è la stima per Conte, "Uno da cui c'è sempre qualcosa da rubare, un vincente". C'è la stima per De Laurentiis, "Venne a complimentarsi con me dopo una gara con lo Spezia. Un signore, Lo stimo, lo apprezzo. Da quando è arrivato al Napoli, il club ha fatto step incredibili e un grande plauso a lui e a chi lavora con lui".
Ma c'è soprattutto la voglia di scrivere un'altra pagina indelebile con il Bologna, ormai stabilmente tra le grandi. E pure in emergenza. Niente Freuler e Skorupski, due colonne portanti dell'asse centrale, rimasti a Bologna per infortunio.
Contro l'Inter, in semifinale, si è fermato pure Bernardeschi, che martedì sarà operato alla clavicola sinistra fratturata nell'ultima sfida, in cui Italiano ha trovato il primo gol in rossoblù di Immobile, autore del rigore decisivo.
Qualcosa il Bologna dovrà cambiare: di certo l'esterno sinistro d'attacco, che sarà uno tra Cambiaghi e Rowe: Cambiaghi spaccò la partita di campionato con il Napoli, servendo l'assist per Dallinga. Possibile staffetta tra Castro e l'olandese, mentre Odgaard e Orsolini sembrano viaggiare verso la riconferma. Anche Ferguson scalpita per trovare una maglia al fianco di Pobega o Moro.
Dietro, Zortea spera in una maglia al posto di Holm sulla corsia destra di difesa. "Domani - conclude Italiano - dobbiamo cambiare per forza perché si è fatto male Bernardeschi. Una perdita molto pesante perché stava svoltando sotto tutti i punti di vista. Mi dispiace tanto, due clavicole in un anno sono un'anomalia nel calcio. È successo con lui e con Freuler".
Per il tecnico "dobbiamo valutare i recuperi di chi ha giocato contro l'Inter e non devo sbagliare i primi undici e dovremo essere più di un blocco squadra perché serve la concentrazione di tutti. Non dovremo avere rimpianti e andare forte sotto tutti i punti di vista. Queste sono partite dove l'errore deve essere pari a zero".
Anche il capitano Lorenzo De Silvestri carica il gruppo a caccia di una nuova impresa: "Stiamo vivendo questi momenti a modo nostro, come sempre: leggeri ma focalizzati, con spensieratezza, voglia di stare insieme e una grande carica. Vogliamo alzare un altro trofeo e per riuscirci dovremo metterci più del massimo tutti: chi inizia, chi subentra, chi sta fuori. Siamo in ballo e vogliamo arrivare fino in fondo".
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