Il centrale dell'Udinese è tra i preferiti di Marotta e Ausilio in caso di addio a Pavard, ma l'indagine della Procura di Udine per una presunta violenza sessuale è ancora aperta
L’ansia da Lookman davanti, l’irruzione potente di Koné in mezzo, ma nessuno all’Inter si dimentica della cara, vecchia difesa: i dirigenti, d’accordo sempre con Cristian Chivu, vogliono dare un singolo colpo di vernice, importante perché gli anni passano e il vecchio muro mostra le crepe del tempo. Cresce, insomma, l’idea di un innesto, preferibilmente nella posizione centrale, ma parallelamente all’uscita di Benji Pavard, il “braccetto” da mettere alla porta. In questa operazione, ha preso la pole Oumar Solet, il 25enne francese dell’Udinese che quando ha incrociato l’Inter a San Siro è stato un tornado: ha segnato un gol con corsa da Nfl e difeso con la fisicità dei suoi 195 centimetri. In generale, è il difensore che più ha stregato il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio nell’ultima stagione e sembra più che pronto per il salto in una big. Del resto, l’Inter pensa a lui da un paio di anni almeno e sarebbe questo il momento per affondare il colpo che mancato ai tempi del Salisburgo. Semmai, il problema è nei tormenti di Solet fuori dal campo: da maggio 2025 è sotto indagine della Procura di Udine per una presunta violenza sessuale, i rischi futuri incidono nell’eventuale trattativa. L’Inter esclude per questo l’investimento immediato, ma pensa piuttosto a un prestito con riscatto sicuro a una certa cifra, tra i 20 e i 25 milioni, nel caso in cui i guai giudiziari venissero definitivamente risolti, senza strascichi. Un po’ come accaduto al Gudmundsson viola un anno fa.
basta rughe
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L’addio a Milano di Pavard potrebbe verificarsi negli ultimi giorni di mercato, anche perché l’Inter intende verificare prima tutte le eventuali piste estere: la più concreta porta direttamente a Istanbul, precisamente il Galatasaray che più volte nelle ultime settimane è finito seduto al tavolo con i nerazzurri. Benji pesa a bilancio circa 18 milioni ed è poi la cifra più o meno richiesta per partire. In ogni caso, se il francese liberasse il posto, il club potrebbe dare l’aiuto richiesto a un reparto di vecchi leoni all’ultimo ruggito: Francesco Acerbi ha 37 anni e non potrebbe reggere tre impegni a settimana, Stefan De Vrij ne ha appena 33, ma non potrà essere spremuto a lungo, e occhio al 35enne soldato scelto Matteo Darmian. È pronto al nuovo trasferimento, nel 2025-26 abbandonerà la fascia destra (il vice designato di Dumfries sarà Luis Henrique) e tornerà a indossare gli abiti di “braccetto”. In pratica, prenderebbe il posto di Pavard e si metterebbe alle spalle di Bisseck, promosso definitivamente a titolare. Solet, invece, sarebbe battezzato in nerazzurro per piazzarsi in mezzo nel trio difensivo, anche se è comunque dotato di duttilità e conduzione di palla per slittare su uno dei due lati. Se il difensore dell’Udinese è considerato il più “prendibile” a certe condizioni, all’Inter interessa pure un altro 25enne francese, proprio come Oumar: è confermato l’alto gradimento per il gioiello del Siviglia Loïc Badé, fatto già esordire da Deschamps. Costa di più, veleggia verso i 30, ha attirato l’interesse del Bayer Leverkusen, ma sul più bello l’Inter si è messa di mezzo.