Inter, Juve e Milan valgono più del Napoli: Conte ha ragione o no? Ecco la verità...

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Analisi dei numeri delle big del campionato: valore delle rose, monte ingaggi, strutture di proprietà. Ecco il quadro che emerge

Francesco Pietrella

Giornalista

30 dicembre - 10:17 - MILANO

La premessa è “tabucchiana”. Sostiene Antonio Conte, e non Pereira, che Inter, Milan e Juve, rispetto al suo Napoli, hanno un valore patrimoniale più alto, un monte ingaggi superiore, strutture diverse e anche le seconde squadre. Da qui i dardi scagliati da Fort Zini verso le rivali: "Non possiamo fare il passo più lungo della gamba. Ogni volta che vince un’altra squadra al di fuori delle solite tre, significa che ha fatto qualcosa di straordinario. C’è una differenza sostanziale. Non si può mettere la testa sotto la sabbia e pensare di essere al livello degli altri". Sostiene Conte, quindi, e alla fine ha pure ragione. Su quasi tutto.

napoli, valore patrimoniale

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Il Napoli è in crescita costante. Secondo l’ultima analisi di Football Benchmark, gli azzurri hanno avuto un exploit del 20% sul loro valore patrimoniale. La squadra di Conte, diciassettesima in Europa, vale poco più di un miliardo, ma in Italia la precedono Juve (1,65 miliardi), Inter (1,7) e Milan (1,8). I rossoneri sono la prima della Serie A. In cima al mondo c’è il Real, il cui valore è di poco sotto i sette miliardi, seguito da City e United per la top 3. Negli ultimi dieci anni il Napoli è la terza italiana a essere cresciuta di più (+178%), dietro Inter (+330%) e Milan (+232%). Inarrivabile il Tottenham, col suo +357%. La chiave utilizzata da Benchmark è stata l’enterprise value, il valore complessivo di una società. L'insieme di tutti i suoi asset.

Gli stipendi delle big4

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Sul monte ingaggi il giudizio è diverso. Conte ha registrato 41 milioni di euro in più alla voce stipendi rispetto all’annata scorsa. Se prendiamo Inter, Milan e Juve, solo i ragazzi di Chivu sono davanti, e neanche di molto: 134,2 milioni lordi di costo rosa contro i 133 degli azzurri. Seguono Spalletti e Allegri rispettivamente con 131 e 96 milioni. Il monte ingaggi del Napoli è aumentato anno dopo anno: nella stagione 2022-23, quella del terzo scudetto con Spalletti alla guida, gli azzurri avevano un costo rosa di 76,5 milioni, salito a 89,5 nel 2023-24 e a 92 nel 2024-25, col quarto titolo. Gli arrivi di De Bruyne, Hojlund, Lang, Beukema, Lucca, Milinkovic, Marianucci, Elmas e Gutierrez hanno portato alla tripla cifra, scavalcando la Juve e tenendo a parecchia distanza anche il Milan. Conte, infine, è l’allenatore più pagato della Serie A. Allegri secondo insieme a Gasp, poi Spalletti e Chivu. 

Le seconde squadre

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Il capitolo “seconde squadre” dà ragione a Conte. La Juve Next Gen ha preso vita nel 2018, Milan Futuro nel 2024 e l’Inter U23 da un pugno di mesi. Attualmente è quinta nel girone A di Serie C, mentre i bianconeri sono più o meno a metà classifica nel girone B. I rossoneri sono retrocessi l’anno scorso dalla terza serie e oggi sono in Serie D. Sono le uniche squadre italiane ad avere una seconda squadra insieme all’Atalanta, sempre in C. Alla voce “pionieri” va scritto Juventus. A Torino sono stati i primi a investire. Negli anni hanno racimolato dozzine di plusvalenze importanti: è il caso di Soulè, Huijsen, Fagioli, Iling-Junior, Dragusin, Barrenechea, De Winter, Mbangula e tanti altri, ma non Kenan Yildiz. Il turco, svezzato da Massimo Brambilla in Serie C, oggi veste la 10 di Del Piero. Il Napoli non ha una seconda squadra e non ha neanche le basi per poterla avere, come dichiarato dal ds Giovanni Manna un anno fa: "A oggi a Napoli non abbiamo una struttura che possa sostenere una squadra B". L’ultima parola magica è proprio questa qui: struttura.

Le strutture

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Conte ha fatto leva su questo, probabilmente. Juve, Inter e Milan hanno centri sportivi di proprietà – i bianconeri persino lo stadio - mentre il Napoli Training Center è in concessione dalla famiglia Coppola da 21 anni. Il 2 settembre il presidente De Laurentiis postò una foto con su scritto «prima pietra», aggiungendo di aver firmato l’opzione per l’acquisto del terreno su cui sorgerà il centro sportivo. Dovrebbe essere a Succivo, in provincia di Caserta, ma non prima del 2028. Nel frattempo, il Napoli continuerà ad allenarsi a Castel Volturno, dove – a dispetto di quanto accade a Milanello, Appiano e alla Continassa – qualche differenza c’è. Il centro non ha camere dove si può dormire o riposare prima e dopo gli allenamenti. I ritiri si svolgono a Pozzuoli, e quando Conte fa le doppie sedute mattina e pomeriggio gli azzurri vanno a casa e poi tornano. Le giovanili si allenano nel centro Kennedy, mentre la Primavera si allena e gioca a Cercola. L’Inter ha Interello – in concessione - polo dove si allenano le giovanili, il femminile e anche l’Under 23, che gioca le partite in casa all’U-Power Stadium di Monza. Per l’attività non agonistica c’è l’Accademia Inter in Via Cilea. Il presidente Marotta ha promesso investimenti importanti in entrambi i centri sportivi. Il Milan invece, oltre al Vismara per le giovanili (adesso in fase di ammodernamento), nel 2024 ha inaugurato a Milanello una struttura per la Primavera. Una palestra, due picccole piscine, una stanza dedicata alla fisioterapia, due uffici, una sala media, una sala video e due spogliatoi da 27 posti l'uno. Lungimiranza. 

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