Gli adolescenti che dichiarano che
Instagram li fa sentire a disagio riguardo al proprio corpo
hanno visto più "contenuti correlati ai disturbi alimentari"
rispetto ad altri. Lo riporta un documento interno di Meta
esaminato da Reuters e pubblicato online.
Sebbene tale materiale non sia vietato su Instagram, afferma
la testata, i ricercatori hanno osservato che genitori,
adolescenti ed esperti esterni hanno riferito a Meta di
ritenerlo potenzialmente dannoso per i giovani utenti. Meta per
la ricerca ha intervistato 1.149 adolescenti nel corso dell'anno
accademico 2023-2024 per verificare se e con quale frequenza si
sentissero a disagio con il proprio corpo dopo aver utilizzato
Instagram. Ha quindi campionato manualmente i contenuti che
quegli utenti hanno visto sulla piattaforma nell'arco di tre
mesi. Lo studio ha mostrato che per i 223 adolescenti che spesso
si sentivano a disagio con il proprio corpo dopo aver
visualizzato Instagram, i "contenuti correlati ai disturbi
alimentari" rappresentavano il 10,5% di ciò che hanno visto
sulla piattaforma. Tre volte di più degli altri adolescenti
coinvolti nello studio, per i quali tali contenuti
rappresentavano il 3,3% di ciò che hanno visto.
Reuters ha fatto visionare la ricerca a Jenny Radesky,
professore associato di pediatria presso l'Università del
Michigan, che ha definito "la metodologia dello studio solida e
i suoi risultati inquietanti". In una dichiarazione a Reuters,
il portavoce di Meta, Andy Stone, ha affermato che la ricerca "è
un'ulteriore prova dell'impegno nel comprendere le esperienze
dei giovani e per costruire piattaforme più sicure e di supporto
per gli adolescenti".
Nel 2021, una ex dipendente di Meta, Frances Haugen, rivelò al
Wall Street Journal documenti interni che dimostravano come la
società avesse messo i "profitti al di sopra della sicurezza".
Successivamente all'inchiesta, gli effetti di Instagram sulla
salute mentale delle adolescenti sono stati il tema di
un'audiozione di Meta al Senato Usa.
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