Lavoro dedicato alla velocità, crioterapia e idroterapia, ma anche qualche vizio per rilassarsi e rimanere sereni. Così la stella della Cremonese, a 38 anni, è in forma smagliante
Le bugie hanno le gambe corte. Ma Jamie Vardy non mente, anche se per certi versi è il Lucignolo della Serie A. Tra leggenda, mito, esagerazione, iperbole e sacro furore, l’attaccante della Cremonese a 38 anni punta dritto verso la promessa che fece tanti anni fa: “Giocherò ad alti livelli fino a 40 anni”. Non mentiva, e in Italia se ne sono accorti tutti. Si allena sodo, da vero pro’. E se c’è da fare sacrifici, eccolo in prima fila. Però il Vardy show è fatto anche di lattine di Red Bull, gocce di Porto, caffè, omelette. C’è del vero, sì. Ma qualche vizio non offuschi il talento di questo goleador con il sorriso di sbieco.
Caso unico
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"Il caso Jamie è soggettivo, ma posso garantire che quello che fa lui distruggerebbe qualsiasi altro sportivo". Con queste parole il dottor Daniele Casalini (medico dello sport e chirurgo ortopedico) ha raccontato a Gazzetta Active, nel 2021, la strana vicenda Vardy, che pur tenendo un'alimentazione particolare riesce a rendere a livello altissimo. Il suo utilizzo di una criocamera e di una tenda a ossigeno è ampiamente noto, e usa anche la sua piscina per l'idroterapia. Eppure, mentre molti giocatori stanno assumendo sempre più esperti di fitness e condizionamento esterni per prepararsi al meglio al ritorno agli allenamenti pre-stagionali dopo la pausa estiva, Vardy trascorre la pausa post-stagionale sul suo divano, gustandosi qualche birra.
Allenamento quotidiano
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Per mantenersi in forma a 38 anni Vardy punta tutto sulla velocità. Vardy afferma di aver trascorso l’estate a “mantenere al massimo la condizione”, concentrandosi su esercizi specifici da attaccante rapido. Gli allenamenti con la Cremonese includono anche scatti ad alta intensità e poi corse di resistenza. Come spiega Vardy: “I miei esercizi sono ad alta velocità, mirati a rompere le linee con uno scatto deciso”. In Premier League era spesso il più veloce in campo. Nonostante l’età, “le gambe continuano a sentirsi fresche” e i tecnici confermano che la sua preparazione procede “molto bene”, combinando sul campo lavoro tecnico e atletico.
tante abitudini
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Vardy è noto anche per scelte di vita atipiche nel calcio professionistico. In passato ha ammesso di consumare caffeina e persino nicotina prima degli allenamenti, preferendo passeggiate anziché sollevare pesi: “Odio andare in palestra”, ha detto col sorriso. Adora nuotare sia al mare che in piscina, è innamorato del pallone, ma ha una forte passione anche per gli sport americani come il baseball e il football. Nel 2016 quando la sua carriera era all’apice ha rifiutato di trasferirsi all’Arsenal.
forma e longevità
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Alla sua età Vardy continua a essere in attività grazie al suo modo di essere. Come dice lui, “l’età è solo un numero”. E finché “le mie gambe faranno quello che facevano e si sentiranno fresche continuerà a giocare". Avendo esordito tra i professionisti più tardi, afferma di aver accumulato “molto meno usura” alle articolazioni rispetto a chi ha iniziato giovanissimo, e punta a proseguire finché possibile: “Spero che le gambe reggano, voglio continuare il più a lungo possibile”. Rispetto a qualche anno fa Vardy è però più attento al recupero. Ha detto: “La cosa più importante è che mi prendo cura di me stesso per quanto riguarda il recupero, al massimo. Ho tutto ciò di cui ho bisogno a casa”.
non proprio dieta
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Il giorno della partita prepara il fisico con una carica di caffeina e proteine. Diversi anni fa, nel 2016, Vardy ha raccontato che prima del fischio d’inizio assume tre lattine di Red Bull, un doppio caffè espresso e una frittata al formaggio e prosciutto con fagioli al forno. Una colazione così energetica “mi fa correre come un pazzo sul campo”, ha detto a sportbible.com. La sera precedente alla gara, da superstizioso, spesso sorseggia anche un bicchiere di Porto (da una bottiglia di bibita), affermando che lo aiuta a rilassarsi e a dormire meglio. Queste scelte non convenzionali, e certo non consigliate dai nutrizionisti, sono un suo rito.











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