Il duo Nic von Rupp e Clement Roseyro domina la gara sugli enormi frangenti portoghesi. Justine Dupont si prende il titolo femminile per la seconda volta, Lucas Chianca vince tra gli uomini
Sono state due settimane intense a Nazaré, un inizio dicembre all’insegna delle grandi tempeste atlantiche: sin dai primi giorni del mese la comunità dei big wave rider, i cacciatori di grandi onde, si è trovata a Praia do Norte, poco a nord di Lisbona, il tempio sacro di questa disciplina. Allenamenti in ogni momento buono di marea e di vento, con i più esperti che fiutavano l’aria e la Wsl, la World Surf League, in allerta per la chiamata del Tudor Nazaré Big Wave Challange, unica e sola tappa del campionato mondiale di big wave. E così è stato: il terreno fertile delle tempeste oceaniche di questi ultimi dieci giorni non ha fatto altro che caricare l’aria di attesa, e l’oceano di forza espressa in tonnellate d’acqua e onde alte come palazzi. Ecco allora lo show, andato in scena sabato 13 dicembre. Onde sino a quasi venti metri – tra i 14 e i 18 secondo i dati ufficiali – pronte ad abbracciare nove team formati da due surfisti ciascuno. Da queste parti infatti non basta la forza delle braccia per prendere un’onda, ma serve un jet ski potente e agile, e così i partner si alternano (talvolta) alla guida e sulla tavola. E il grado di bravura a cavallo della moto è ugualmente importante e fondamentale per vincere.
le performance
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Il primo titolo in palio, quello di squadra, se l’è preso il local hero Nic von Rupp, in coppia con il francese Clement Roseyro. In ritmo con l’oceano, sono andati a cercarsi le migliori onde del giorno: una finale che è lo specchio di quella dell’anno scorso: bissano il risultato del marzo 2025, ma mancano il titolo di miglior performance maschile che va invece a Lucas Chianca, trainato da Pedro Scooby. Chianca, oltre al trofeo, si prende anche gli applausi e l'ammirazione della folla di oltre mille persone per una pesante caduta, potenzialmente fatale . “È stato un momento molto difficile – ha spiegato, uno dei wipeout più duri della mia vita. Voglio ringraziare Sebastian Steudtner per avermi recuperato giusto prima di essere trascinato sugli scogli, a lui devo la mia vita oggi”.
dominio dupont
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E poi le donne, con l’incredibile performance di Justine Dupont, anche lei al secondo successo consecutivo dopo quello dell’anno scorso. Trainata sempre da Eric Rebier, il franco brasiliano con un passato ai massimi livelli nei campionati professionistici e da diversi anni considerato uno dei migliori driver in circolazione, Dupont è riuscita a surfare le onde con stile. “È stato un giorno incredibile – ha detto sul palco con il figlio in braccio – sono molto felice di aver vinto e voglio ringraziare Eric, il miglior pilota lì fuori". Unica pecca della giornata, ma senza polemiche: non è stato possibile completare il secondo round a causa del ritardo accumulato in mattinata per alcuni problemi tecnici e alla nebbia. Impossibile allora far entrare in acqua gli atleti per il round 2 con il tramonto incombente. “Ma le onde del primo round sono state le migliori della giornata, e la sicurezza viene prima di tutto”, ha commentato la World Surf League.











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