Una vetta per due. Se il Napoli mostra il fianco più debole, Inter e Roma invece la faccia migliore. E così l'11/a giornata della Serie A consegna alla sosta per le Nazionali una classifica sempre molto corta, ma con una coppia in testa: Chivu e Gasperini sono stati bravi a cogliere l'occasione offerta dalla giornata no delle avversarie, volando al comando a quota 24 punti in un turno già segnato dal mezzo passo falso del Milan (solo pari con il Parma) e proseguito con il flop vero del Napoli crollato a Bologna: una battuta d'arresto dei campioni d'Italia a cui ha risposto prima la Roma che ha superato 2-0 l'Udinese, grazie ai gol di Pellegrini su rigore e Celik, al primo centro in A. E poi l'Inter che a San Siro archivia 2-0 la pratica Lazio, con il gol lampo di Lautaro in avvio, poi il raddoppio di Bonny nella ripresa e gol annullato a Zielinski per mani di Dimarco. Per entrambe otto vittorie e tre sconfitte.
Il Napoli vive una evidente fase calante: dopo i pareggi con Como e Eintracht in Champions, a Bologna arriva una sconfitta pesantissima. La capolista poteva approfittare del pareggio del Milan per allungare in vetta e invece si fa sorprendere da un Bologna praticamente perfetto. Che non si lascia destabilizzare nemmeno dall'uscita del portiere Skorupski dopo pochi minuti di gioco causa un infortunio muscolare: al suo posto tra i pali Italiano manda il 17enne Massimo Pessina, al suo esordio assoluto in A. Unica parata del portiere rossoblù, classe 2007 per 2.02 cm di altezza, quella sul debolissimo tiro di Elmas. Che è anche l'unico per la squadra di Conte nei 90 minuti. Al Dall'Ara sold out il match decolla nella ripresa e lo decidono le reti di Dallinga e Lucumi. "Non sto facendo un buon lavoro, sono preoccupato: mancano energia e alchimia di un tempo" le parole di Conte che evidenzia i problemi del Napoli.
Ed è crisi nera invece per l'Atalanta, travolta dal Sassuolo 3-0: una partita aperta e chiusa da Berardi, in mezzo la rete di Pinamonti. Gli emiliani fanno ritornare bruscamente con i piedi per terra i bergamaschi, rinfrancati dalla vittoria in Champions con il Marsiglia. Ma contro il Sassuolo la squadra di Juric ha mostrato tutte le difficoltà rilevate in campionato: involuta e deconcentrata la Dea è uscita dal campo tra i fischi del pubblico. E ora dopo la seconda sconfitta di fila dopo quella di Udine e una classifica con 13 punti in 11 giornate Juric rischia. Tanto che si fanno i nomi dei possibili sostituti: primo fra tutto quello dell'ex ct Roberto Mancini.
Bella partita, anche se il risultato non aiuta la causa, quella tra Genoa e Fiorentina: finisce 2-2 la sfida che vedeva su entrambe le panchine le new entry, per i liguri Daniele De Rossi (anche se l'ex romanista scontava una squalifica e ha seguito il suo esordio dalla tribuna) e Paolo Vanoli, chiamato a sostituire Stefano Pioli per risollevare le sorti dei viola ultimi in classifica con solo 5 punti. Passa in vantaggio il Genoa con Ostigard, poi il rigore di Gudmundsson per l'1-1 viola: nella ripresa Colombo si fa parare il penalty da De Gea, e allora è la Fiorentina portarsi avanti con Piccoli. Il pari finale è firmato da Colombo. Ora la serie A si ferma per il doppio impegno dell'Italia di Gattuso, con Inter e Roma in testa, inseguite da Napoli e Milan staccate di due punti, con il Bologna che ha superato la Juve in zona Champions.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA

2 ore fa
1










English (US) ·