Grande prova di intelligenza pugilistica del giapponese che a Nagoya gestisce il match con l'uzbeko e conserva il titolo unificato e resta imbattuto
Ivan Malfatto
14 settembre - 14:55 - MILANO
Stavolta Naoya Inoue è stato un “mostro” di intelligenza pugilistica. Ha capito che non poteva mettere ko il roccioso uzbeko Morodjion Akhamadaliev come aveva fatto con 27 dei 30 avversari sconfitti in precedenza. Così sul ring di casa a Nagoya ha scelto la strategia di vincere ai punti, difendendo il titolo “undisputed” dei pesi supergallo (55,338 kg). I giudici hanno espresso un verdetto unanime. Il 117-111, 118-110, 118-110 dei cartellini rispecchia la netta supremazia del giapponese, che a 32 anni conserva l’imbattibilità. La sua stella continua a brillare come 2° nella classifica mondiale “pound for pound”, dietro a Oleksansdr Usyk, nel giorno in cui è offuscata nei supermedi quella di Saul “Canelo” Alvarez, sconfitto da Terence Crawford.
la strategia
—
Inoue ha impostato un match basato sulla rapidità dei movimenti e la scelta di tempo. Così è sempre riuscito a non far partire con i colpi di “MG” Akhmadaliev, di cui temeva fisicità e potenza, o ad anticiparli. Un canovaccio portato avanti con efficacia tutte e 12 le riprese. Nel corso delle quali Inoue, sempre guardingo e rapido, ha subito meno colpi. Mentre lo sfidante ex campione Wba e Ibf (14-2 il record) è uscito con il volto segnato sotto l’occhio destro, ma a testa alta. Perché contro un picchiatore temibile non ha mai accusato. Dimostrando di non essere affatto lo "sconosciuto", definizione del manager Bob Arum, a cui per due anni è stata negata la sfida. Ma di reggere il confronto con il Mostro.
il match
—
Primo e secondo round di studio, Akhmadaliev mancino a centro ring, Inoue a girare mettendo i diretti migliori. Nel terzo il Mostro più a centro ring, ma tanta prudenza di entrambi, l’incontro non decolla. Nel quarto l’uzbeko attacca di più, ma il campione replica, ottimo soprattutto un gancio, non si fa chiudere alle corde. Nel quinto gli uno-due diritti del Mostro hanno la meglio sui colpi larghi di MJ, è il round più combattuto, i due si provocano facendo cenni di colpire. Buono il lavoro al corpo del giapponese. Nel sesto Inoue è chiuso per la prima volta alle corde dagli attacchi del rivale, ma ne esce alla grande respingendolo con colpi al corpo e al volto. Nella settima e ottava ripresa equilibrio. Nella nona è il Mostro a inseguire il rivale prendendo il sopravvento con diretti e montanti a segno. Nella decima e undicesima gira e anticipa, dando la sensazione di pieno controllo; subisce un paio di diretti, ma è sempre il più attivo. Negli ultimi 3 minuti Akhmadaliev getta tutte le energie, Inoue gli sguscia via fino agli ultimi secondi, quando è centrato da un pesante gancio che assorbe bene, ma è troppo tardi. MJ vince la ripresa, il Mostro il match.
la sorpresa
—
Nel sottoclou sorpresa nel Mondiale Wbo dei pesi gallo. L’imbattuto detentore e padrone di casa Yoshiki Takei (11-1) è stato sconfitto per ko tecnico al 4° round dall’outsider Christian Medina (26-4), che l’ha atterrato una volta già al primo round con un gancio destro. Il 25enne messicano ha dimostrato più fisicità e pugno più pesante negli scambi a viso aperto e ha chiuso la partita con una serie di 14 colpi consecutivi, compresi due montati decisivi, che schiacciato all’angolo Takei e costretto l’arbitro a interrompere perché non subisse una punizione eccessiva.