Il fratello contro Zverev: "Alex infelice? La vita è difficile per i bimbi in Africa non per lui"

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Uscito al primo turno da Wimbledon, il tedesco aveva detto: "Mi sento solo, mi manca la gioia. Forse avrò bisogno di una terapia". Ora suo fratello minimizza: "Ha perso ed è triste, ci sta"

Lorenzo Topello

3 luglio 2025 (modifica alle 15:53) - MILANO

Il volto più triste a Wimbledon è quello di Alexander Zverev, preso a schiaffi già nel primo turno dello Slam dal non irreprensibile Rinderknech. Ma i dolori del tedesco vanno ben oltre il tennis: "Mi sento solo, mi manca la gioia. Forse avrò bisogno di una terapia: non provo più felicità in quello che faccio". Cercherà rifugio nella famiglia, viene da pensare. Anche se il fratello Mischa non lo ha esattamente circondato di affetto e compassione: "Sta bene, è la prima volta che lo sento parlare così. La sua vita è difficile? I bambini in Africa stanno peggio". Quanto calore... 

VITA DURA

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L'intervento di Mischa, una lunga carriera nel tennis professionistico, è arrivato ai microfoni di Prime Video. Interpellato sulle preoccupanti dichiarazioni del fratello Alexander, ha commentato così: "Ha perso ed è triste, ci sta. È deluso, ma fa parte del gioco. Non gli manca nulla, non come negli ultimi anni quando si è infortunato gravemente alla caviglia. Il suo stato d'animo? È la prima volta che lo sento parlare così. In questi giorni abbiamo parlato e mi sembrava stesse bene: ci siamo confrontati su tanti aspetti, anche su argomenti divertenti, ma stava bene. La vita nel tour è dura, si sa, ma credo che sia più complicata per i bambini in Africa piuttosto che per un tennista professionista a Wimbledon. Lo dico perché, da quando ho avuto figli, sono diventato molto realista e razionale". Nessun dubbio, in effetti. 

APRIRSI

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Zverev ha vinto solo un titolo quest'anno, e non particolarmente rilevante: il 500 di Monaco, con cui sperava di approcciare nel migliore dei modi la stagione su terra che invece gli ha portato più di un'amarezza. Su erba, prima di Wimbledon, ha perso in finale uno dei tornei di casa: quello di Stoccarda, in cui Fritz si è confermato bestia nera. Il suo malessere però non pare aver scosso fino in fondo il fratello Mischa, con cui ha vinto due titoli in doppio (fra cui il 500 di Acapulco, qualche anno fa) che ha proseguito la sua analisi: "Il suo anno è iniziato con la finale in Australia, poi è partito per il Sudamerica perché era determinato a giocare ancora. Poi una cosa ha portato all'altra: ha perso anche diverse partite di misura, è entrato in un vortice emotivo". Da approfondire, come gli ha consigliato la numero 1 Wta Aryna Sabalenka: "Alexander non può tenersi tutto dentro, deve aprirsi". Col fratello Mischa, ma forse anche con qualcun altro.

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