Il difensore rientra dalla squalifica, riecco il duo di sinistra. In mezzo sarà turnover
Il suo biglietto da visita sul campo di San Siro, dove dopodomani tornerà da ospite del Milan, l’Inter lo ha sistemato sulla fascia sinistra: c’è scritto “Stiamo arrivando” e porta la firma di Dimarco e Bastoni. Il primo ha scaldato i motori già ieri contro l’Udinese, dopo un mese di stop forzato causa infortunio: ogni accelerazione un pericolo, e per due volte in 45 minuti quei pericoli si sono tramutati in gol. Il secondo ieri ha applaudito il successo dei compagni da spettatore perché squalificato: tornerà, fresco e riposato, nel faccia a faccia di mercoledì col Milan. La catena più letale d’Italia sta per ricomporsi, è un avviso di chiamata per il Diavolo uscito con le ossa rotte al Maradona.
simone ha fede
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La grande notizia per Inzaghi, in ottica derby e non solo, è il rientro a tutta di Dimarco, perché l’azzurro ha ripreso da dove aveva lasciato: al Maradona, poco prima di farsi male, era stata una punizione alla Diego, ieri due assist al bacio per Arnautovic e Frattesi. Che si metta in proprio o che lavori per i compagni, Fede trova sempre il modo di marchiare le giornate dell’Inter: con 4 reti e 6 assist è il difensore che ha contribuito a più gol in questa Serie A. "29 giorni passati a lavorare pensando solo a questo momento, a come poter aiutare i miei compagni. Calma assoluta e avanti così", ha scritto sui social Dimarco, concetti messi in evidenza anche nel post partita: "Mantenere la calma è fondamentale. Continuiamo così, stiamo zitti e lavoriamo. Il derby? Non credo che la squadra abbia iniziato a pensare alla sfida contro il Milan nel secondo tempo".
Chi con Calha e Barella?
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Ci avrà pensato Inzaghi, che maneggia rotazioni ormai da una stagione: il derby non farà eccezioni. E allora occhio alle mosse in mezzo, dove i titolarissimi girano a meraviglia, anche se Simone ieri non li ha schierati tutti e tre insieme dall’inizio: a riposare è stato Barella, e il suo sostituto Frattesi ha sigillato il successo sull’Udinese. Il problema è che Nicolò nel finale sofferto ha speso un fallo tattico che gli è costato il giallo e la squalifica per Parma. Inzaghi avrebbe alternato con ogni probabilità lui, Mkhitaryan e Frattesi tra Udinese, Milan e Parma, ma i piani sono saltati. Facendo due conti, uno tra Micki e Frattesi è destinato a giocarle tutte e tre, gli altri potranno girare. Eccolo qui, il grande dubbio per il derby: chi affiancherà Calha e Barella nel cuore della manovra? Inzaghi non lo ha sciolto: "Solo Calhanoglu poteva giocare ancora altri minuti, ma dovrà esserci anche nel derby e arrivava da 180 minuti con la Turchia…".
Lautaro, è dura
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L’altro rebus è in attacco: immaginare di rivedere la ThuLa all’opera mercoledì, anche per uno spezzone, al momento è un esercizio impegnativo. Perché Lautaro è tornato ad allenarsi solo ieri mattina, e restano due giorni di lavoro: i carichi potranno aumentare, ma il ritorno per il derby resta in salita. "Se ce la farà? Credo di no", ha detto Inzaghi. Resta da capire chi affiancherà Thuram, e salgono le quotazioni di Arnautovic, ieri in gol e in panchina per quasi tutta la ripresa. Mentre Taremi è rimasto a casa: "Convive da due mesi con la pubalgia – ha detto Inzaghi -. Si allena a singhiozzo".