Il derby dell'Inter: Bastoni e Dimarco insieme, in attacco fuori Lautaro

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Il difensore rientra dalla squalifica, riecco il duo di sinistra. In mezzo sarà turnover

Marco Fallisi

Giornalista

31 marzo - 08:37 - MILANO

Il suo biglietto da visita sul campo di San Siro, dove dopodomani tornerà da ospite del Milan, l’Inter lo ha sistemato sulla fascia sinistra: c’è scritto “Stiamo arrivando” e porta la firma di Dimarco e Bastoni. Il primo ha scaldato i motori già ieri contro l’Udinese, dopo un mese di stop forzato causa infortunio: ogni accelerazione un pericolo, e per due volte in 45 minuti quei pericoli si sono tramutati in gol. Il secondo ieri ha applaudito il successo dei compagni da spettatore perché squalificato: tornerà, fresco e riposato, nel faccia a faccia di mercoledì col Milan. La catena più letale d’Italia sta per ricomporsi, è un avviso di chiamata per il Diavolo uscito con le ossa rotte al Maradona. 

simone ha fede

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La grande notizia per Inzaghi, in ottica derby e non solo, è il rientro a tutta di Dimarco, perché l’azzurro ha ripreso da dove aveva lasciato: al Maradona, poco prima di farsi male, era stata una punizione alla Diego, ieri due assist al bacio per Arnautovic e Frattesi. Che si metta in proprio o che lavori per i compagni, Fede trova sempre il modo di marchiare le giornate dell’Inter: con 4 reti e 6 assist è il difensore che ha contribuito a più gol in questa Serie A. "29 giorni passati a lavorare pensando solo a questo momento, a come poter aiutare i miei compagni. Calma assoluta e avanti così", ha scritto sui social Dimarco, concetti messi in evidenza anche nel post partita: "Mantenere la calma è fondamentale. Continuiamo così, stiamo zitti e lavoriamo. Il derby? Non credo che la squadra abbia iniziato a pensare alla sfida contro il Milan nel secondo tempo". 

Chi con Calha e Barella?

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 Ci avrà pensato Inzaghi, che maneggia rotazioni ormai da una stagione: il derby non farà eccezioni. E allora occhio alle mosse in mezzo, dove i titolarissimi girano a meraviglia, anche se Simone ieri non li ha schierati tutti e tre insieme dall’inizio: a riposare è stato Barella, e il suo sostituto Frattesi ha sigillato il successo sull’Udinese. Il problema è che Nicolò nel finale sofferto ha speso un fallo tattico che gli è costato il giallo e la squalifica per Parma. Inzaghi avrebbe alternato con ogni probabilità lui, Mkhitaryan e Frattesi tra Udinese, Milan e Parma, ma i piani sono saltati. Facendo due conti, uno tra Micki e Frattesi è destinato a giocarle tutte e tre, gli altri potranno girare. Eccolo qui, il grande dubbio per il derby: chi affiancherà Calha e Barella nel cuore della manovra? Inzaghi non lo ha sciolto: "Solo Calhanoglu poteva giocare ancora altri minuti, ma dovrà esserci anche nel derby e arrivava da 180 minuti con la Turchia…". 

Lautaro, è dura

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L’altro rebus è in attacco: immaginare di rivedere la ThuLa all’opera mercoledì, anche per uno spezzone, al momento è un esercizio impegnativo. Perché Lautaro è tornato ad allenarsi solo ieri mattina, e restano due giorni di lavoro: i carichi potranno aumentare, ma il ritorno per il derby resta in salita. "Se ce la farà? Credo di no", ha detto Inzaghi. Resta da capire chi affiancherà Thuram, e salgono le quotazioni di Arnautovic, ieri in gol e in panchina per quasi tutta la ripresa. Mentre Taremi è rimasto a casa: "Convive da due mesi con la pubalgia – ha detto Inzaghi -. Si allena a singhiozzo".

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