Attese almeno otto tifoserie ospiti delle due curve per il derby. Presenti anche gli Sharks del Wisla Cracovia: l'ultima volta finì malissimo...
L’allerta è massima, perché la prova di maturità dello scorso 13 aprile è stata miseramente fallita, con 24 agenti feriti e 6 ultrà arrestati. Ma è massima pure perché, proprio come nell’ultimo derby, anche domenica 21 settembre ci saranno numerose infiltrazioni di tifoserie estere. Di fatto, quelle storicamente alleate con gli ultrà di Lazio e Roma. Tifoserie calde, da sempre pronte allo scontro e a creare disordini ovunque vadano in giro per l’Europa. Le due tifoserie romane da tempo hanno virato a destra e la geografia delle alleanze nasce anche in base alle stesse idee politiche dei principali gruppi ultrà delle due curve.
la geografia
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Domenica a pranzo è quindi assai probabile che in Curva Sud al fianco dei “fratelli” giallorossi si vedano i greci del Gate 13 (Panathinaikos), gli spagnoli del Frente Atletico (Atletico Madrid) e i croati del Bad Blu Boys (Dinamo Zagabria). Tra l’altro, qualcuno di questi potrebbe presentarsi anche mercoledì 24 settembre a Nizza, quando la Roma farà il suo esordio in Europa League contro una squadra la cui tifoseria è da tempo gemellata con quella dell’Inter (e, quindi, per proprietà transitiva anche assai vicina a quella laziale). In Curva Nord, invece, domenica sono attesi i tifosi di quattro gruppi “amici” dei biancocelesti: i tedeschi del Lokomotive Lipsia (sia gli Ultras sia i Blue Side Lok), i polacchi degli Sharks Hooligans (Wisla Cracovia), i bulgari del Sofia West (Levski Sofia) e gli inglesi degli Inner City Firm (West Ham). Tutte tifoserie che negli anni si sono avvicinate a quelle di Roma e Lazio, approfondendo spesso il rapporto e dandosi una mano vicendevole.
alleanza
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I tifosi greci del Panathinaikos, tra l’altro, sono pronti a ospitare i “fratelli” giallorossi il prossimo 29 gennaio, per l’ultima partita del girone di Europa League. E in questi giorni si parlerà anche di questo, considerando la rivalità comune con la tifoseria dell’Olympiacos. Basti pensare che quest’ultima è gemellata con gli ultrà della Stella Rossa. Quelli che nel 2023 furono protagonisti dell’onta dello striscione dei Fedayn rubato e poi bruciato a Belgrado. O ricordare gli episodi del 2006, quando a Roma un gruppo di ultrà giallorossi fece irruzione alle 2 di notte in un albergo a caccia di greci (uno fu ferito con una “puncicata” alla coscia), a cui fece seguito l’assalto a un pullman di tifosi biancorossi, che si tentò tra l’altro di dare alle fiamme. Furono arrestati 9 tifosi della Roma, tra mazze chiodate e manganelli. Il tutto per vendicare le aggressioni di due settimane prima, ad Atene, quando furono invece i tifosi dell’Olympiacos ad assaltare il pullman giallorosso con pietre e molotov.
i precedenti
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Insomma, il clima è caldissimo, anche perché quando i polacchi degli Sharks Hooligans vennero in massa nel 2015, gli scontri furono fortissimi, anche con le forze dell’ordine, con gli hooligans tutti rigorosamente mascherati. Scontri che si sono poi ripetuti pure ad aprile del 2024, quando il derby fu giocato anche in quell’occasione alle 12.30. Quel giorno i disordini iniziarono presto, intorno alle 9.30 di mattina, con circa 300 ultrà di Lazio e Roma che cercarono di entrare in contatto tra di loro, con lancio di bombe carta e oggetti contundenti nei confronti dei cordoni di polizia schierati tra le due tifoserie, proprio per evitare gli scontri.
il meeting
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E l’allerta è massima anche perché Roma non vuole macchiare la sua immagine cittadina. Ieri, ad esempio, nella Capitale si è svolto un importante incontro tra il sindaco Gualtieri, l’Uefa, la Figc e il club giallorosso. L’ipotesi emersa è quella di avere due stadi a Roma per gli Europei 2032: l’Olimpico e Pietralata. Ma le guerre tra ultrà potrebbero rovinare un po’ tutto...